Amanda Lear possiede sempre un certo fascino. Negli Anni 70 ha incantato il mondo giocando sul suo fascino ambiguo: “Ma è donna?”, si chiedevano in molti di fronte al suo fisico da indossatrice e la voce calda e profonda. Tra i suoi grandi amori ebbe il pittore Salvador Dalì e la rockstar David Bowie. Vicina agli 80 anni che compirà tra qualche giorno, scrivono spesso che tutti invecchiano tranne lei. “Ma non è vero, non ci ho mai creduto. Anche perché in generale nella mia vita non ho mai creduto a quello che dicono gli altri. Me lo ha insegnato Salvador Dalì. L’importante è stare bene con sé stessi, e io con me sto benissimo”, spiega intervistata da Grand Hotel. “Però forse è il teatro che mi mantiene giovane – prosegue – sono dieci anni che lo faccio all’estero, in Francia. È molto faticoso ma me ne sono innamorata, ricambiata dal pubblico. La gratificazione che mi arriva da questo tipo di espressione artistica è come una linfa vitale, una terapia. Oggi sono completamente soddisfatta”.
Amanda Lear, la dolorosa morte del marito: racconto choc
Amanda Lear non ha alcun problema con i ricordi: “Mi piaceva la mia vita di allora e mi piace quella di oggi: la mia casa in Provenza, i miei quadri, i miei dodici gatti che sono meravigliosi perché non sono come gli uomini che ti tradiscono sempre. Ero di indole solitaria sin da ragazza e lo sono anche ora. Sa che brutto avere accanto un vecchio marito? Se sei da sola mangi quando vuoi, esci quando vuoi, te ne vai in vacanza senza dover rendere conto a nessuno. Sei libera”. L’attrice svela di possedere la stessa identica ironia di quando aveva vent’anni. “Mi fanno ancora tanti complimenti per la mia immagine. Perché allora devo essere legata a una data di nascita?”. Poi svela di essere religiosa: “Altrimenti come avrei fatto a sopportare grandi dolori, come la separazione dei miei quando ero piccola? Cosa che mi ha fatto capire che uomo e donna non sono fatti per stare insieme, poi la perdita di tanti amici, e soprattutto di mio marito Alain Philippe quando se ne è andato per un incendio nella nostra casa è stato un trauma tremendo. Io non ero con lui, non volevo più vivere. Dicevo: perché a me? Perché mi è capitata questa cosa devastante? Poi mi sono detta: perché non sarebbe dovuto capitare a me? La vita non mette forse davanti alle disgrazie tutti, famosi e non famosi? L’importante è che Dio ti dia la forza di ricominciare”.