Ludwig Koons denunciato per droga
Ludwig Koons, figlio di Ilona “Cicciolina” Staller e dell’artista statunitense Jeff, è stato denunciato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Koons è stato sorpreso insieme a tre ragazzi del Gambia in un appartamento romano, dove i carabinieri hanno rinvenuto alcune dosi di eroina e di hashish. I “complici” sono stati prontamente arrestati. La casa, nella zona di Roma Nord, sulla Cassia, è di proprietà di Cicciolina. “Ludwig Koons è estraneo alle accuse che gli sono state mosse, il suo è stato un grande gesto per l’accoglienza e l’integrazione di un ragazzo africano senza tetto”, ha dichiarato a Dire Luca Di Carlo, il legale della famiglia. “Gli elementi probatori raccolti da questa difesa sono chiari e incontrovertibili”. Di Carlo, esperto in diritto penale e internazionale, è stato scelto dai genitori di Ludwig per via della sua fama di “avvocato del diavolo”. Già una volta, in passato, riuscì a strappare a Koons un risarcimento milionario in favore della Staller.
Ludwig Koons, le dinamiche del blitz
Era da giovedì 17 ottobre che gli agenti seguivano Koons, fermato alla guida da una pattuglia e poi scortato dai carabinieri fino alla sua abitazione. Il comportamento del giovane è apparso sospetto fin dall’inizio. Ciò avrebbe spinto gli uomini delle forze dell’ordine ad approfondire i controlli. Pare che Ludwig Koons abbia provato ad allontanarsi e a convincerli a effettuare una perquisizione presso il suo domicilio, visto che quella non era casa sua. Sotto una delle mattonelle della camera da letto, gli investigatori hanno trovato un bilancino di precisione e circa un grammo di eroina. Il ragazzo si è detto subito estraneo ai fatti, sfruttando la presenza nell’abitazione di altre tre uomini originari del Gambia. Non è ancora chiaro se queste persone fossero affittuari oppure ospiti. Anche sotto al loro letto è stato scoperto un borsone con un chilo e settecento grammi di marijuana, oltre a circa 4mila euro in contanti. I tre gambiani, che al momento del blitz dormivano, sono stati arrestati e poi rimessi in libertà in attesa del processo. Né Ludwig né la Staller hanno commentato l’accaduto. L’ex parlamentare ha raggiunto il figlio in un secondo momento, forse dietro richiesta degli inquirenti.