Dopo aver affrontato il tema tasse nella nuova manovra e lo spinoso tema della tassa sul contante, i sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì si soffermano su un altro argomento molto dibattuto come l’evasione fiscale. Il Governo giallorosso ha dichiarato guerra agli evasori e l’istituto rappresentato da Nando Pagnoncelli ha chiesto agli italiani quali sono le categorie che capita spesso pagare in nero. In testa alla graduatoria liberi professionisti con il 34%. Subito dopo troviamo gli artigiani con il 30% di risposte. A percentuali decisamente diversamente ci sono negozianti ed esercenti con l’11%, mentre il 10% degli intervistati ha risposto collaboratori domestici. Il restante 15% ha replicato «nessuna di queste» e dunque si ritiene virtuoso, pagando sempre regolarmente. Un tema come dicevamo delicato e del quale si parlerà ancora molto nel corso delle prossime settimane… (Aggiornamento di Massimo Balsamo
SONDAGGI POLITICI, “PIU’ TASSE” CON MANOVRA GOVERNO GIALLOROSSO
Sondaggi politici e intenzioni di voto post elezioni Umbria, ma non solo: siamo nei giorni della manovra e Ipsos Italia per Di Martedì (La 7) ha chiesto agli italiani un commento sulla legge di bilancio del Governo giallorosso. Il 37% degli italiani si aspetta di pagare più tasse: un dato preoccupante per la maggioranza, che ha pubblicamente affermato negli scorsi giorni il contrario, ovvero che verranno tagliate. Il 30% si aspetta di pagare le stesse tasse di prima, mentre solo il 31% crede che si pagheranno meno imposte. Il 12% non sa e non indica. Un altro tema molto dibattuto è quello relativo alle misure previste per limitare il contante e gli italiani sono divisi: il 51% è favorevole alla misura, il 45% no. Il restante 4% non sa e non indica. Dati che confermano il sentimento delle scorse settimane: già nei recenti sondaggi politici i dati erano estremamente equilibrati. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 31% DOPO L’UMBRIA
I sondaggi politici presentati da Ixé a Cartabianca ieri sera danno posizioni “cristallizzate” dopo le Elezioni Regionali in Umbria, con i principali partiti che non muovono particolarmente la “classifica” delle intenzioni di voto, eccezion fatta per Fratelli d’Italia che continua in una crescita inattesa fino a qualche mese fa rosicchiando terreno alla stessa Lega con la quale ormai il fronte sovranista è decisamente compatto (al netto di piccole frizioni tra Salvini e Meloni su scelte e candidati per le prossime Regionali, ndr). Il Centrodestra vince ancora sul terreno e il Governo giallorosso paga, sebbene poco a livello nazionale, la costante crisi interna nei rapporti tra Pd, M5s, LeU e soprattuto Italia Viva di Renzi. I sondaggi dicono che la Lega dopo i risultati in Umbria sale fino al 30,9% in costante ascesa come nelle ultime settimane: al secondo posto troviamo il Partito Democratico che regge al 19,5% ma è in calo deciso dalle Europee e dall’inizio del Governo Conte-2. Il M5s non fa meglio e si conferma sotto il 20% (19,2% su scala nazionale) con diversi punti di domanda sull’immediato futuro, se mantenere l’alleanza con il Pd o se tornare ad essere un partito di aspirazione autonoma; dicevamo di Fratelli d’Italia, il botto è fragoroso con il 9,5% che cresce ancora (era 8,7% prima delle Elezioni Regionali umbre dove la Meloni ha sfondato quota 10%) e mette distanza con Forza Italia, ferma al 7,7%.
SONDAGGI IXÈ (29 OTTOBRE): PD-M5S, ARIA DI SCISSIONE?
Chiudono i sondaggi politici nazionali le quote di Italia Viva, che stenta ancora al 3,7%, mentre i dati di Ixè certificano ancora la crisi dei piccoli partiti di centrosinistra: da Europa Verde all’1,6% e La Sinistra al 2%, passando per Siamo Europei di Calenda sotto l’1%. Sempre secondo i sondaggi Ixè, il voto umbro non ha fatto che indebolire il Governo giallorosso (per il 44%) mentre solo il 39% ritiene che il voto rimanga autonomo e locale, ed è specie gli elettori M5s a pensarla in questo modo (71%). Con la vittoria di Salvini, Meloni e Berlusconi a fianco della candidata Tesei, le ombre sul Governo – impegnato con la Manovra 2020 in questi giorni – si addensano ancora di più: secondo 53% l’esecutivo non reggerà ai prossimi prevedibili scossoni elettorali, sebbene siano i dem ad essere più preoccupati (solo il 38% ritiene che il Governo rimarrà saldo) dei 5Stelle, con il 60% assai più fiducioso del “collega” elettore Pd.