La storia di Lara Mazzoni torna ad essere protagonista nella puntata odierna di Pomeriggio 5: in quel di Ferrara, il caso della donna picchiata per anni dal compagno fa ancora discutere dopo la condannata a 16 anni – poi ridotti in Appello a 12 anni – per l’omicidio del compagno Mirko Barioni. Nei giorni scorsi Lara è tornata ad essere una donna quasi del tutto libera: il delitto si era consumato nel giugno di due anni fa ad Ambrogio, in provincia di Ferrara, quando la donna sferrò alcune coltellate il compagno. Dallo scorso 23 ottobre, però le è stato concesso l’obbligo di dimora a Copparo e il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6 del mattino; secondo quanto riportato poi oggi dall’inviata di Pomeriggio 5, finita la diretta con Lara, l’arrivo inatteso del padre di Mirko Barioni sconvolse la produzione nei giorni scorsi. «Di quello che lei ha ammazzato non se ne parla eh! Lui beveva? Lei molto di più. Era lei che lo picchiava, io giuro che Mirko non ha mai fatto niente di male contro Lara Mazzoni: gli assassini vanno in galera. Lei andava a ballare a notte fonda con la bimba piccola a casa..», attacca il papà Beniamino Barioni davanti alla giornalista. Oggi in diretta nella nuova puntata di Pomeriggio 5 il padre di Mirko torna alla carica dicendo che in primo e secondo grado lei ha preso anni di galera, «non ha senso che oggi sia libera e che possa lavorare. Lei è un’assassina, lo ha ucciso in maniera premeditata», attacca ancora Beniamino Barioni, un’autentica furia contro la tesi secondo cui la donna ave ucciso il figlio perché sfinita da mesi di botte e violenze. «Mio figlio le prendeva da lei», ripete ancor il padre della vittima, «lui ci ha rimesso l’occhio per le botte e le bottiglie spaccate in testa».
LARA MAZZONI LIBERA, LA FURIA IN DIRETTA DELLA FAMIGLIA BARIONI
Secondo Beniamino se realmente il figlio avesse picchiato Lara Mazzoni l’avrebbe ridotta assai male dato quanto è minuta la donna: «lui era noioso, intrattabile, insopportabile ma tutto a parole. Non la picchiava, era sempre alterato perché bevevano tutti e due e allora andavo io a tranquillizzarli. Non ha mai fatto del male a nessuno». Era un grande lavoratore, spiega il padre, anche se «ogni tanto faceva qualche sciocchezza come ubriacarsi e farsi le canne…» ma qui la padrona di casa Barbara D’Urso interviene furiosa, «non facciamo passare che queste cose sono sciocchezze. Si ubriacavano e drogavano, erano un pericolo per loro e per gli altriı». In conclusione, il padre della vittima ribadisce quanto successo nel Processo: «lei non aveva nessuna botta in testa, lei racconta di esser stata picchiata ma in realtà secondo gli atti del processo è Mirko ad esser stato picchiato con botte in testa». Secondo il fratello di Mirko quanto detto dal padre è non solo vero ma dimostrato: «lei picchiava, lui chiacchierava. Lei gli aveva spaccato una bottiglia in testa e sul braccio; e ad alcuni amici aveva raccontato di aver subito una lieve coltellata dalla campagna mesi prima, mentre lei ha sempre negato».