Stefania Nobile
e la madre Wanna Marchi si raccontano alle telecamere di “Seconda vita” di Gabriele Parpiglia. Dopo aver scontato il carcere in Italia, madre e figlia hanno ricominciato una nuova vita in Albania dove conducono una vita normale. Stefania racconta come è nato uno dei prodotti più venduti di sempre del duo: lo scioglipancia. “Lo scioglipancia nasce in autostrada. Mi guardo intorno in autostrada e vedo solo persone con pance enormi dice Stefania. Andiamo in diretta, ci mettiamo a raccontare col nostro modo della pancia; abbiamo venduto quello che non avevamo, la gente comprava l’aria, non noi!” dice la figlia di Wanna Marchi che racconta poi il primo fallimento negli anni ’90 fino all’incontro con il mago Do Nascimento; un incontro che si rivela però la fine di tutto. “Perchè siamo andate in carcere solo noi se c’erano anche altre 35 persone?” domanda la figlia di Wanna Marchi, che confessa come l’incontro con quel mago si sia rivelato una grande sfortuna per entrambe. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Stefania Nobile dalle televendite, al carcere alla rinascita in Albania
Stefania Nobile
è amareggiata, ma grazie all’Albania ha trovato una nuova possibilità per riprendere in mano la propria vita. Dopo essere stata condannata in via definitiva nel 2009 a 9 anni e quattro mesi, la donna si è trasferita nel Paese con la madre Wanna Marchi e insieme hanno aperto una catena di locali. La Gintoneria di Stefania, aperta a Durazzo, è l’ultimo dei traguardi delle due donne più conosciute del piccolo schermo italiano. “Solo l’amore è quella forza che ti rende invincibile e grazie a quella forza guardi solo in avanti senza mai avere paura“, scrive la Nobile su Instagram alcuni mesi fa, condividendo uno scatto con l’ex teleimbonitrice.
Ed è così che le rivedremo anche questa sera, mercoledì 6 novembre 2019, grazie al programma Seconda Vita, in onda su Real Time. La puntata è stata registrata durante la scorsa primavera e ancora una volta sarà l’occasione per madre e figlia per raccontare quanto hanno passato nell’ultimo decennio, dal carcere alla libertà. Con quella grande voglia di ricominciare, la stessa che l’Italia, ai loro occhi, ha negato loro anche dopo aver saldato il debito con la giustizia. “Siamo dovute venire qui perché nel nostro Paese non ci facevano più lavorare. Ora gestiamo locali. La tv? Non ci appartiene più“, hanno dichiarato al settimanale Chi, parlando di come l’Albania si sia rivelata un nuovo trampolino di lancio per ricominciare a vivere e a lavorare. “Aprire tre locali in Albania è comunque ‘rischioso’. Ma noi siamo brave imprenditrici e lo stato albanese, se capisce che tu lavori per il bene dell’Albania e non vuoi solo far affari e sparire, ti aiuta. Non è facile sentirsi sporchi nonostante un debito strapagato con la giustizia a caro prezzo: forse questa era l’unica soluzione“, ha aggiunto Stefania Nobile.
Stefania Nobile: l’antipatia per Barbara d’Urso
Si è sempre sentita marchiata Stefania Nobile, soprattutto dagli italiani. Anche se dopo essere riuscita a pagare il conto con la giustizia ha ripreso a lavorare con il compagno, la figlia di Wanna Marchi non è mai riuscita a ripartire davvero. Almeno fino a quando non ha intuito che in Albania avrebbe potuto ottenere una seconda chance. Il pubblico italiano ha potuto rivederle in realtà sul piccolo schermo già qualche mese fa, ospiti di Live – Non è la d’Urso. Un appuntamento finito con fischi e polemiche e con tanto di tirata d’orecchie della padrona di casa verso le due ospiti, per via del linguaggio poco consono adottato diverse volte. “Ci hanno fatto un agguato, ma era tutto calcolato“, hanno scritto madre e figlia sui social il giorno successivo alla messa in onda.
“Barbara d’Urso? Ha sbagliato il mio nome, mi ha sempre chiamato Stefania Nobili, ma non fa niente. Tenere testa a una lavoro così non era facile. D’altra parte, lei fa il suo gioco. Ho sempre detto che non mi è simpatica. Ha un pelo sullo stomaco così. Ma nessuno può fare quello che fa lei, lo sa fare solo lei e per questo è una numero uno. Non puoi avere sentimenti“, ha scritto Stefania Nobile. L’attacco però non si è limitato alla sola conduttrice, ma anche ad alcune delle cinque sfere, come Enrica Bonaccordi, etichettata come ‘una fallita’ e Alessandro Cecchi Paone: “Avrei voluto schiaffeggiarlo a fine trasmissione, ma è scappato come una lepre“, ha detto la Marchi, come riferisce Il Fatto Quotidiano. Clicca qui per guardare il video di Stefania Nobile e Wanna Marchi a Live – Non è la d’Urso.