Oggi a Roma è cominciato il processo a carico di Luca Parnasi e altre 11 persone coinvolte su più livelli nell’inchiesta sulla realizzazione del nuovo Stadio della A.S. Roma: negli scorsi mesi i collegamenti con la politica locale e nazionale coinvolsero un mezzo scandalo dove la giunta Raggi e alcuni uomini politici “bipartisan” vennero citati sui principali quotidiani. Oggi però quel “mezzo” scandalo rischia di diventare pieno visto che in un altro filone sullo Stadio della Roma rischiano di andare a processo anche due parlamentari: Giulio Centemero, tesoriere della Lega e Francesco Bonifazi ex tesoriere del Pd ma oggi passato a Italia Viva. Per entrambi l’accusa prodotta dai pm è la medesima, ovvero finanziamento illecito: secondo l’impianto di accusa della procura, i presunti finanziamenti illeciti dell’imprenditore Luca Parnasi avrebbero avuto come obiettivi i principali tesorieri dei partiti italiani, tra questi Centemero, che condivide la contestazione degli inquirenti con Andrea Manzoni, attuale revisore legale del gruppo Lega-Salvini al Senato. Non solo, nel mirino di Parnasi ci sarebbe stato anche Bonifazi che secondo i pm sarebbe accusato anche di emissioni di fatture per operazioni inesistenti.
RISCHIO PROCESSO PER DUE PARLAMENTARI: CAOS STADIO ROMA
Si tratta di due filoni diversi della medesima inchiesta sullo Stadio Roma: nel primo, i finanziamenti illeciti sarebbero partito dalla società Pentapigna di Parnasi verso gli uomini della Lega nel 2015-2016 per un totale di 250mila euro. Lo riporta oggi il Fatto Quotidiano che, su fonte della procura, rilancia anche sul secondo filone, quello contenente l’accusa e la richiesta di processo per Bonifazi, «accusato di finanziamento illecito insieme con Gianluca Talone, commercialista di Parnasi, e Domenico Petrolo, responsabile delle relazioni esterne e di Eyu e accusato anche di emissione di fatture per operazioni inesistenti». Sarebbero 150mila euro quelli destinati alla fondazione Eyu, vicina al Pd, mentre appunto 250mila euro all’associazione Più Voci presieduta all’epoca dei fatti da Centemero e ritenuta vicina al Carroccio: questo l’impianto della duplica accusa che il gup dovrà decidere se far procedere o se invece archiviare, a latere dal processo che da oggi comincia per Parnasi. Come aveva detto l’imprenditore negli interrogatori di alcuni mesi fa, riporta ancora Il Fatto Quotidiano, «Ho avuto vari colloqui con Bonifazi sia in luoghi istituzionali che altrove».