Il Potere ha fatto in modo che una parte dell’opinione pubblica, ora, sia contro Adrian. Nelle discoteche e nei pub (i luoghi in cui la rivolta è nata e quelli in cui si propaga più rapidamente), i ragazzi si dividono. La maggior parte, però, continua a sostenere che l’Orologiaio sia la persona giusta per ribaltare il sistema. Bello il monologo di Darian la Befana; c’è necessità di capire di chi ci si può fidare: “Una pianta si riconosce dal frutto che ha, è vero, ma esistono anche gli innesti, cioè gli infiltrati”. La tattica per scoprire chi è o meno dalla sua parte è semplicissima: “Basta entrare in questi posti e parlarne direttamente con loro, i giovani. Bisogna solo intavolare la discussione e vedere come rispondono”. Poco più tardi, Adrian fa la sua comparsa sugli schermi televisivi di tutta Italia. Questa volta parla di ogm e si “traveste” da cane. Chi intercetta il segnale, pensa che questa volta provenga da Palermo. (agg. di Rossella Pastore)
I sospetti di Gilda su Adrian
Gilda comincia a sospettare: non sa dove Adrian trascorra gran parte delle sue giornate. Lei, infatti, crede che Adrian la tradisca. Nonostante la sua “indubbia intelligenza” (almeno per il protagonista), la fidanzata prende un abbaglio. “Io non ti riconosco più”, gli dice, “muore una delle persone più oneste in circolazione (l’onorevole Libonati, ndr), e tu dici che non si può fare nulla”. Gilda vorrebbe che Adrian intervenisse, ma lui si mostra piuttosto restio. Quando però la donna prende l’iniziativa, il protagonista si lascia persuadere. Nel frattempo, si scopre che Gilda e sua madre avevano già partecipato a delle rivolte popolari: “Per il potere, era solo un’altra ribelle da cancellare”. Quando provano effettivamente a “cancellarla”, i sei bruti non hanno molto successo. Dalla sua parte c’è Adrian alias La Volpe, che interviene poco prima che sia troppo tardi. La filastrocca è: “Se davvero la bellezza vuoi toccare/c’è qualcosa che prima dovrai pagare. (…) Può parlare di coraggio/chi si crede assai moderno/sol per compiere l’oltraggio/che lo manderà all’inferno”. (agg. di Rossella Pastore)
Colpo di scena ad Adrian
Inizio di puntata stravagante per Adrian, la serie animata di Adriano Celentano ambientata – ricordiamolo – nel 2068. Uno dei pezzi della colonna sonora, infatti, è Finché la barca va di Orietta Berti, brano immortale destinato a fare da sottofondo anche in un futuro distopico. Per un breve spazio, la fantasia lascia spazio alla realtà. La barista della finzione, cioè, lascia spazio a Ilenia Pastorelli, che le presta la voce e la “rianima” col suo monologo: “Io non sono solo una donna, sono anche una persona. I miei amici, per esempio, hanno età differente. Le persone hanno un cuore, hanno un’anima. Hanno un sorriso, hanno degli occhi. Le persone non hanno misure, hanno idee, sogni, che a volte sono diversi, ma a volte sono molto simili. È questo che ci rende una grande famiglia fatta di persone. Un bel momento che ho vissuto nei giorni scorsi è stato quando una persona mi ha sorriso. Io ho ricambiato, e questo ha fatto sentire felice anche me”. Un discorso ricco di retorica e di finto buonsenso, che scende a compromessi con femminismo e altre aberrazioni del genere. (agg. di Rossella Pastore)
Alessio Boni annuncia Adrian
Adriano Celentano torna in televisione. Come di consueto, prima della messa in onda di Adrian, tocca allo show. Il conduttore accoglie in studio Paolo Bonolis, Carlo Conti, Gerry Scotti, Massimo Giletti e Piero Chiambretti per il dibattito sulla televisione. Spazio anche alla musica con Ligabue: il loro incontro viene annunciato da una clip che rievoca il loro primo incontro artistico su Rai 1. Ora come allora si canta Questo vecchio pazzo mondo, brano del 1984 scritto da Gino Santercole e rimaneggiato proprio da Ligabue. Nonostante qualche sbavatura (per non dire “stonatura”), il loro duetto è apprezzabile. “Ho visto che anche tu guardavi curioso come eravamo 20 anni fa”, dice il Liga a Celentano. “Mi vergogno ancora per quei pantaloni…”. Più che sull’outfit, Adriano si sofferma sui capelli: “I miei sono sempre scuri, perché me li tingo”. Tra il pubblico c’è chi apprezza la sincerità e applaude, anche se non era tutto questo gran segreto. È l’ultimo siparietto prima della serie televisiva. L’attore Alessio Boni, a questo punto, prende la parola per il recap della trama: “Questa è la storia dell’orologiaio che vive in una società dominata da una democrazia apparente. È una vera apocalisse”. (agg. di Rossella Pastore)
Attesa per il ritorno di Adrian
Cresce l’attesa per il ritorno in tv di Adrian, la serie animata ideata da Adriano Celentano che dopo il flop di ascolti della passata stagione torna in prima serata su Mediaset. La serie animata, creata da Adriano Celentano, ha per protagonista Adrian un orologiaio di via Gluck. Siamo in una Milano del 2068 e tante cose sono cambiate e l’inizio è davvero sorprendente, visto che la serie inizia con l’arresto di una famiglia accusate di furto. Gli agenti bloccano anche Adrian che si trova a passare lì per caso. Un soggetto a cui Celentano tiene molto come ha raccontato a Verissimo da Silvia Toffanin: “tratta praticamente tutti i temi tranne uno. Il pubblico amerà più Adrian che Adriano. Fino a che il pubblico non si accorgerà di Adrian, io sarò salvo. Io vorrei essere come Adrian, ma purtroppo c’è ancora molta strada da fare. Ho scritto Adrian perché sono molto preoccupato per come vanno le cose, sono preoccupato da un bel po’ di tempo per i cambiamenti climatici: d’estate fa freddo e d’inverno si va al mare”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Adrian la trama: dove siamo arrivati?
e il suo Adrian sono pronti per ritornare sul piccolo schermo con la sua ultima opera. A distanza di diversi mesi dalla messa in onda precedente, lo show e il film animato sull’alias di Adriano Celentano continuano a far discutere. Data la polemica che si è creata in precedenza, il cantante ha deciso però di apportare alcuni cambiamenti che vedremo fin da oggi, 7 novembre 2019, su Canale 5. Adrian prevede quattro nuovi appuntamenti e come ci suggerisce già il promo, in cui viene aggiunta la lettera finale ‘o’ al titolo, vedremo lo stesso artista sul palco in modo attivo. A quanto pare non si tratta di entrate e uscite in studio solo per bere dell’acqua, guardare gli ospiti e raccogliere applausi. “Il pubblico si aspetta grandi cose da me perché siamo giocherelloni. Secondo me bisogna fare in modo che lui non si accorga che tu ci sei. Qualcuno pensa l’esatto contrario, cioè che più ci sei e più il pubblico ti ama. Invece secondo me è il contrario più ci sei e più il pubblico si stanca, specialmente se poi vai in televisione soltanto per… capisci… Penso che sia così… magari sbaglio, ma secondo me no. Tu cosa dici?”, ha detto infatti di recente Celentano nel salotto di Verissimo. Per riuscire a far decollare il ritorno del suo spettacolo, il cantante prevede inoltre l’intervento (sembra) di diversi volti noti del piccolo schermo. Da Paolo Bonolis a Maria De Filippi, da Jerry Scotti a Carlo Conti e molti altri ancora. Clicca qui per guardare il video di Adriano Celentano a Verissimo.
Le polemiche scatenate da Adrian: dall’offesa a Napoli, alla sua assenza nel programma…
Malattia del creatore, flop di ascolti e tante accuse: questo è il terreno in cui abbiamo lasciato Adrian prima della sua sospensione sul piccolo schermo di Mediaset. Il crollo dello show ha provocato un buco da 20 milioni di euro, ricorda DiLei, a causa dei soldi richiesti per realizzare quello che sarebbe dovuto diventare un kolossal provocatorio. Nel mirino però è finita l’assenza di Adriano Celentano, una presenza che si poteva avvertire solo in alcuni istanti del pre-show Aspettando Adrian e che ha lasciato l’amaro in bocca ai suoi tanti ammiratori. Senza considerare la decisione del Molleggiato di prevedere nel suo Adrian una futuristica Napoli colpita da smog, cemento e dalla piaga eterna della mafia. “Una persona come Celentano, seguita e amata, dovrebbe sapere dove fermarsi. Io ho sempre pensato che avesse un buon rapporto con la città, evidentemente sbagliavo. Certe cose me le aspetto da Salvini, non da Celentano”, ha dichiarato il presidente della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro, ricorda Il Mattino. Senza considerare lo sdegno di tanti cittadini della città partenopea per la pessima decisione di creare un personaggio come Dranghestein, l’imprenditore che nella prima puntata commissiona il pestaggio brutale di un mendicante. Non è bastato insomma registrare il 19% di share con l’appuntamento di debutto, soprattutto alla luce del successivo calo di ascolti.
Adrian, dove siamo arrivati nel frattempo con la trama?
Il protagonista orologiaio è ancora nel mirino dei malvagi, che cercano in ogni modo di frenare il crescendo di interesse degli altri cittadini. Una rivoluzione dapprima silenziosa, poi sempre più rumorosa. Tutto a causa di quel concerto di Silver in cui Adrian ha deciso di intervenire per fermare l’aggressione di una ragazza, dopo essersi esibito nella canzone di Celentano I want to know. Per continuare poi con la decisione di interrompere qualsiasi messaggio pubblicitario che imperversava la città in ogni dove, abbattere simbolicamente il muro che limitava la città e permettere ai cittadini di aprire gli occhi, grazie alla ‘liberazione’ del Duomo di Milano. Clicca qui per guardare il video di recap di Adrian.