Una nuova accusa travolge oggi Roman Polanski svelando dettagli macabri di una violenza inaudita che l’ex modella francese Valentine Monnier avrebbe subito a 18 anni nel lontano 1957. All’epoca dei fatti aveva preso la maturità ed era andata a festeggiare con amici proprio a casa del regista con cui non aveva legami e non aveva mai conosciuto prima. Dopo una discesa in sci, si sono ritrovati in questo chalet in Svizzera ed è allora che, secondo la Monnier, sarebbe avvenuta l’estrema violenza iniziata con una serie di botte, quasi un massacro, terminate quando lei decise di non opporre più resistenza. Dopo la violenza lui le chiese di non raccontare niente in lacrime ma adesso, 44 anni dopo, quando ha sentito il suo “J’accuse”, l’ultimo lavoro, ha deciso di parlare. Nella lettera in cui svela tutto scrive: “È sostenibile, con il pretesto di un film, nascondendosi dietro la Storia, sentir dire J’accuse da colui che ti ha marchiato a fuoco, mentre a te è vietato, a te vittima, di accusarlo? Il ritardo di reazione non significa che si è dimenticato, lo stupro è una bomba a orologeria. La memoria non si cancella, diventa fantasma e ti insegue”. Cosa risponderanno questa volta dall’entourage di Roman Polanski?
IL RACCONTO DEL PRESUNTO STUPRO SUBITO DA VALENTINE MONNIER
Arriva dalla Francia una nuova accusa di stupro che investe ancora una volta il regista Roman Polanski. La principale accusatrice è una donna francese, ex modella, tale Valentine Monnier, secondo la quale sarebbe stata vittima di violenza ad opera di Polanski nel lontano 1975. La sua testimonianza è stata raccolta ed ora diffusa dal quotidiano Le Parisiene ed inevitabilmente sta facendo in queste ore il giro del mondo. La nuova ‘tegola’ di Polanski è una fotografa, ex modella a New York ed in passato ebbe una piccola parentesi anche come attrice. Oggi però, la donna sale agli onori della cronaca internazionale per via di alcune accuse pesantissime nei confronti del celebre Polanski. Valentine Monnier avrebbe ammesso di essere stata stuprata “con estrema violenza, dopo una discesa in sci, nello chalet di Gstaad, in Svizzera”, del cineasta. In quella occasione, ha raccontato, non fu vittima solo di stupro, ma anche di un vero e proprio pestaggio, secondo le sue stesse parole.
POLANSKI, NUOVA ACCUSA DI STUPRO: PARLA VALENTINE MONNIER
Le accuse che oggi investono nuovamente Roman Polanski sarebbero di una gravità incredibile: “Mi colpì, mi riempì di botte – ha raccontato – fino a quando non opposi più resistenza, poi mi violentò facendomi subire di tutto. Avevo appena 18 anni”. Secondo quanto riporta Le Parisien, l’accusatrice del regista, Valentine Monnier, avrebbe trovato il coraggio e la forza di denunciare solo dopo l’uscita sul grande schermo del film dello stesso Polanski, J’accuse. Ovviamente, dai presunti fatti raccontati dall’ex modella ad oggi sono passati oltre 44 anni, dunque sarebbero già caduti in prescrizione. Ma perchè la donna non avrebbe denunciato immediatamente, o comunque molto prima il presunto stupro con le presunte violenze annesse? E’ stata la stessa a spiegarlo alla stampa: in lei sarebbe subentrato un istinto di autodifesa che l’avrebbe addirittura portata ad un processo di negazione dei fatti. Solo successivamente avrebbe preso realmente coscienza di quanto accaduto ed avrebbe così deciso di parlare.