Potrebbe chiudersi con un altro colpo di scena il Gp del Brasile 2019 che avrebbe diretta conseguenza anche sulla classifica della Formula 1 per il Mondiale piloti. La direzione di gara si è riservata di decidere a fine gara del contato tra Hamilton e Sainz e in caso di penalità assegnata all’inglese sarebbe lo spagnolo della McLaren a salire sul podio e in tal senso sarebbe un netto salto di qualità per quest’ultimo nella classifica della Formula 1 per i piloti. Per Hamilton in ogni caso cambia poi visto che il titolo è già confermato: alle sue spalle pure però ben poco cambia visto che Bottas è sempre fermo a 314 dopo l’out per guasto. Chi festeggia dunque è Verstappen che con la vittoria sale alla terza posizione della classifica della Formula 1 con 260 punti: dietro all’olandese ecco le due Ferrari, uscite di scena nel finale e pure un eccezionale Gasly, alla sesta posizione al momento con 95 punti. Chiudono allora la top ten Saint, Albon, Ricciardo e Morris, il britannico ora con 45 punti, gli stessi di Sergio Perez, appena sotto. (agg Michela Colombo)
FOCUS SU CARLOS SAINZ
Carlos Sainz si merita una citazione nella classifica di Formula 1 perché settimo nel Mondiale Piloti, primo fra coloro che non guidano per i tre top team, anzi davanti pure a Pierre Gasly che fino a Budapest era in Red Bull. La stagione dello spagnolo della McLaren era cominciata male, perché i primi punti erano arrivati per Sainz solamente alla quarta gara. Da allora però sono state molte le soddisfazioni per il figlio d’arte, come testimonia il fatto che Sainz ha il doppio dei punti – 80 contro 41 – del suo compagno di squadra Lando Norris, che pure a sua volta sta facendo bene, mettendosi in luce tra i talenti emergenti. Sainz ha anche 34 punti in più rispetto a un certo Daniel Ricciardo e si trova in un terzetto con Albon (84 punti) e Gasly (77), cioè i due piloti che durante l’anno si sono alternati al volante della seconda Red Bull. I migliori risultati di Sainz sono stati tre quinti posti ad Hockenheim, Budapest e Suzuka: alle spalle dei tre top team, c’è quasi sempre lui… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL CONFRONTO TRA ALBON E GASLY
Altro tema stuzzicante nella classifica Formula 1 è il confronto fra Alexander Albon e Pierre Gasly, i due piloti che si sono alternati al fianco di Max Verstappen in Red Bull. Fino all’Ungheria il suo compagno di squadra era Gasly, con Albon in Toro Rosso, mentre dopo la sosta estiva – dunque a partire da Spa – il thailandese è stato promosso al fianco di Max, con il francese spostato a Faenza. Per Gasly erano stati 63 i punti conquistati nelle prime 12 gare vissute al volante di una Red Bull, con il quarto posto di Silverstone come migliore risultato e anche grazie a due giri veloci, con media punti per Gran Premio pari a 5,25. Da allora in poi invece Gasly ha raccolto 14 punti in sette gare con la Toro Rosso, alla media di due punti esatti per ogni gara. In agosto la sostituzione aveva fatto rumore, perché Albon aveva ottenuto appena 16 punti nei 12 Gp con la Toro Rosso (media 1,33 punti a gara) e di conseguenza non sembrava meritarsi un posto in Red Bull, che caso mai poteva andare a Daniil Kvyat. Va però detto che il thailandese da Spa in poi non è mai uscito dai primi sei, portando 68 punti alla media di 9,71 a Gran Premio. Morale della favola: Gasly sta facendo meglio di Albon in Toro Rosso e Albon sta facendo meglio di Gasly in Red Bull. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FOCUS SU VALTTERI BOTTAS
Quando si parla della classifica di Formula 1, in genere si trascura Valtteri Bottas. Il destino del finlandese è chiaro: troppo lontano da Lewis Hamilton per lottare per il titolo, ma anche troppo avanti rispetto a Leclerc, Verstappen e Vettel che stanno lottando per il terzo posto, che vale soprattutto perché vorrà dire arrivare davanti agli altri due. Se fosse un Gran Premio invece che una stagione intera, Bottas sarebbe il secondo che non viene inquadrato mai dalla regia, che passa con le sue immagini dal leader della classifica a chi lotta per il podio: Valtteri comunque ha fatto il possibile, come testimoniano soprattutto i risultati in qualifica spesso migliori di quelli di Hamilton. In gara sono arrivate invece quattro vittorie in Australia, Azerbaigian, Giappone e Stati Uniti, troppo poco per tenere il passo di Lewis ma comunque non poche. Bottas insomma ha legittimato il ruolo di seconda guida Mercedes e un bel pezzo del Costruttori è merito suo, anche se pure quest’anno non c’è stata discussione su chi sia il capitano per le Frecce d’argento. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
LA SITUAZIONE PILOTI
La classifica Formula 1, in vista del Gp Brasile 2019 che oggi si svolgerà a Interlagos, ha un aspetto molto chiaro, come sappiamo infatti i due verdetti principali sono già ufficiali. La Mercedes ha vinto il Mondiale Costruttori mentre Lewis Hamilton si è aggiudicato il Mondiale Piloti per la sesta volta in carriera due settimane fa ad Austin, tuttavia non mancano spunti molto interessanti. La classifica Piloti di Formula 1 vede dunque Hamilton al primo posto con 391 punti e il compagno di squadra Valtteri Bottas a sua volta certo del secondo posto con i suoi 314 punti dopo la meritata vittoria in Texas. La lotta è tutta per il terzo posto e quando ci sono in ballo Charles Leclerc, Max Verstappen e Sebastian Vettel non si può parlare di un traguardo platonico. In casa Ferrari c’è la lotta interna per chi arriverà davanti all’altro, con il giovane Leclerc naturalmente favorito grazie a 19 punti di vantaggio su Vettel, mentre Verstappen cercherà di fregare entrambi e prendersi il terzo posto che vuol dire comunque tanto, ovvero essere il migliore tra chi non ha a disposizione una Mercedes. Tra Interlagos e Abu Dhabi, siamo sicuri che Charles, Max e Sebastian ce ne faranno vedere delle belle…
CLASSIFICA FORMULA 1: IL MONDIALE COSTRUTTORI
Con Hamilton e Bottas ai primi due posti fra i Piloti, è logica conseguenza descrivere adesso il totale dominio Mercedes nella classifica Costruttori di Formula 1. Stoccarda infatti guida con ben 695 punti, la Ferrari segue a quota 479 punti e ha blindato almeno la piazza d’onore nel duello con la Red Bull, terza a quota 366 punti, con la scuderia anglo-austriaca che paga il fatto di non avere una spalla all’altezza di Verstappen. Qui dunque resta viva solo la lotta per le posizioni di rincalzo, comunque importanti perché determinano la distribuzione di non pochi soldi. La McLaren sembra avere blindato il prezioso quarto posto con i suoi 121 punti, la Renault quinta a quota 83 avrebbe bisogno di un vero e proprio miracolo per ribaltare la situazione e arrivare davanti alla scuderia inglese alla quale fornisce i motori – motivo per cui arrivare dietro fa ancora più male ai francesi.
CLASSIFICA FORMULA 1
MONDIALE PILOTI
1° Lewis Hamilton 396
2° Valtteri Bottas 314
3° Max Verstappen 260
4° Charles Leclerc 249
5° Sebastian Vettel 230
6° Pierre Gasly 95
7° Carlos Sainz 92
8° Alexander Albon 84
9° Daniel Ricciardo 52
10°Lando Norris 45
11° Sergio Perez 45
12° Kimi Raikkonen 41
13° Nico Hulkenberg 37
14° Daniil Kvyat 36
15° Lance Stroll 21
16° Kevin Magnussen 20
17° Antonio Giovinazzi 12
18° Romain Grosjean 8
19° Robert Kubica 1
20° George Russell 0
MONDIALE COSTRUTTORI
1° Mercedes 710
2° Ferrari 479
3° Red Bull 391
4° McLaren 137
5° Renault 89
6° Toro Rosso 83
7 ° Racing Point 67
8° Alfa Romeo 53
9° Haas 28
10° Williams 1