Tre polemiche in una: questo è riuscito a generare l’intervento di ieri a Milano del Ministro del Sud Giuseppe Provenzano proprio in merito al ruolo e allo status che la metropoli più sviluppata d’Italia rappresenterebbe rispetto alla restante parte della nazione. Una lite tra Nord e Sud; una lite tra Governo e autorità locali (oltre al sindaco Sala anche con il Governatore Fontana); e infine anche una lite all’interno del Pd, di cui fanno parte tanto il Ministro quanto il sindaco di Milano. Partecipando all’evento organizzato dall’Huffington Post l’intervento del Ministro del Sud fa subito discutere quando lancia l’affondo sul ruolo giocato dal capoluogo per il resto d’Italia: «Tutti decantiamo Milano ma non è la prima volta nella storia d’Italia che è un riferimento nazionale. A differenza di un tempo, però, oggi questa città attrae ma non restituisce quasi più nulla di quello che attrae. Intorno ad essa si è scavato un fossato». Ancora Provenzano poi sottolinea davanti agli sguardi tutt’altro che concordi di Fontana, Sala e del Governatore ligure Giovanni Toti «la sua centralità, importanza, modernità e la sua capacità di essere protagonista delle relazioni internazionali non restituisce quasi niente all’Italia. Dovremo provare a cogliere questa sfida».
MILANO DIVIDE: LA REPLICA DI SALA ALL’ATTACCO DI PROVENZANO
Fontana contrattacca parlando del tema dell’Autonomia, caro al popolo della Lega, ma è il sindaco Sala – compagno di partito del Ministro Provenzano – a rispondere nel merito a tutti punti esposti dal titolare del Sud, successore di Barbara Lezzi: «È vero che Milano sta un po’ fagocitando tutta la crescita che il nostro Paese potrebbe meritare. E, se mi chiedete se per me, da sindaco di Milano, questo è giusto, io dico di no», ammette Sala salvo poi compiere diversi distinguo «Non credo che Milano abbia alcun istinto egoistico. Noi restituiamo nella misura in cui ci viene chiesto e nella misura in cui veniamo messi in condizione di farlo. Ad esempio le municipalizzate milanesi sono un esempio di buona gestione. Vogliamo trovare una formula per cui possono allargare anche altrove il proprio raggio di azione? Parliamone». Notevoli le polemiche anche all’interno del Centrosinistra, con l’assessore Maran che sbotta sui social «Milano è scientificamente esclusa e da tempo da ruoli di Governo del Paese nonostante una grande coesione locale tra politica, università, impresa e privato sociale che sta garantendo un lungo periodo di sviluppo. Poi arriva il Ministro del Sud a dire che c’è un fossato..». La risposta arriva diretta da Provenzano che provando a chiarire replica «Per la verità, non è estraneo al mio ragionamento. E, occupandomi di coesione territoriale, non penso solo al rapporto tra nord e Sud ma anche tra nord e nord. È una discussione che avviene in tutto il mondo. Nessuna polemica, chiedi a Sala o anche a me». Ribadendo la sua posizione questa mattina, Giuseppe Sala aggiunge un altro elemento alla discussione facendo riferimento alle grandi multinazionali estere presenti a Milano: «è casuale che delle 8mila multinazionali che ci sono in Italia, ben 4.300 si trovano a Milano? Qui trovano un sistema in cui tutto funziona. Dobbiamo cacciarle?».
Per la verità, non è estraneo al mio ragionamento. E, occupandomi di coesione territoriale, non penso solo al rapporto tra nord e Sud ma anche tra nord e nord. È una discussione che avviene in tutto il mondo. Nessuna polemica, chiedi a Sala o anche a mehttps://t.co/Ax6hEwOvuy
— Peppe Provenzano (@peppeprovenzano) November 11, 2019