Hanno messo il figlio di 5 anni in una gabbia per gatti e poi, dopo averlo torturato, lo hanno ucciso gettandogli addosso dell’acqua bollente. E’ questa, in sintesi, la terribile storia che arriva dall’Indonesia, risalente a 3 anni fa ma che ha visto condannare proprio in questi giorni Azlin Arujunah e Ridzuan Mega Abdul Rahman, entrambi 27enni. Come riportato da “Leggo”, alla base di questo tremendo delitto vi sarebbe un motivo a dir poco assurdo: il rifiuto da parte del piccolo di fare il bagnetto. Una volta rinchiuso nella gabbia per gatti, i genitori hanno preso a punzecchiarlo utilizzando delle pinze e a colpirlo con dei cucchiai. Poi ecco il gesto che è costato la vita al bambino: i genitori gli hanno versato addosso dell’acqua bollente e le ustioni non hanno lasciato scampo al piccolo indifeso.
BIMBO CHIUSO IN GABBIA E UCCISO CON ACQUA BOLLENTE
Durante il processo i genitori della vittima hanno inizialmente negato ogni addebito. In un secondo momento Azlin Arujunah e Ridzuan Mega Abdul Rahman hanno ammesso le violenze perpetrare nei confronti del figlio, dichiarando di averle commesse con l’intenzione di dare una lezione al bambino. I medici che hanno analizzato il corpo della vittima, secondo quanto riportato dal Daily Mail, hanno trovato oltre alle ustioni, anche altri segni di violenze e percosse al cuoio capelluto, alle labbra e alle gengive, ad ulteriore conferma delle angherie subite dal bambino. Il piccolo era inoltre disidratato, aveva problemi renali e un ritardo del linguaggio. Dopo averlo costretto a lavarsi con l’acqua bollente per punire il suo “capriccio”, i genitori hanno atteso 6 ore prima di chiamare i soccorsi: una volta in ospedale i medici hanno allertato la polizia che ha proceduto ad arrestare la coppia.