Gaetano Pecoraro, nella sua delicata indagine sui presunti abusi in Vaticano ha voluto sentire anche il presunto “don” accusato, il cui nome è emerso dai racconti di alcuni suoi ex allievi. Dopo aver ascoltato l’audio testimonianza di uno dei ragazzi che sarebbero stati approcciati sessualmente, il sacerdote ha replicato: “Io non ho mai toccato ragazzi, non mi ricordo. Quando ero rettore non andavo neanche quando facevano la doccia a vederli, mandavo sempre l’assistente. Io non dico che sono matti, dico che possono sbagliarsi”. Eppure, come ha rammentato l’inviato nel corso del servizio, se tutto lo scandalo dovesse trovare conferma potrebbe diventare di grossa portata e arrivare persino a coinvolgere almeno 5 vittime nell’arco di 30 anni. Probabilmente potrebbe esserci ancora tanto da raccontare di questa storia e Le Iene si sono messe a disposizione a raccogliere altre eventuali testimonianze su ciò che accadeva (o sarebbe accaduto) nel preseminario San Pio X. Intanto anche la presunta vittima aveva minacciato Pecoraro aggiungendo: “Ti vengo a prendere, se insisti e persisti con l’Opera Don Folci in questa maniera… Ti vengo a prendere io… Non ti mettere contro i Cavalieri dell’Immacolata, non ti conviene”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MINACCE A GAETANO PECORARO “TI SPEZZO”
“Le Iene” sono tornate con un nuovo servizio esclusivo sui presunti casi di pedofilia all’interno del preseminario San Pio X dove vivevano i “chierichetti del Papa”. Questo perché arriva una e-mail da un uomo da cui parte un’inchiesta attraverso la quale Gaetano Pecoraro scopre che potrebbero essere almeno 5 le vittime in 30 anni. Ma ricevete anche delle minacce. «Sono entrato nel preseminario 29 anni fa. Un giorno sono uscito dalla doccia e questo sacerdote mi è corso dietro e ha cercato in tutti i modi di aprirmi l’accappatoio». Poi fa i nomi di tre persone. Due sono “i fratelli”, il terzo è un suo ex compagno di classe del preseminario che avrebbe avuto delle frequentazioni con un sacerdote. Poi parla di un compagno, un’altra vittima. Ma Gaetano Pecoraro va dal compagno di classe diventato prete. Prima nega qualsiasi cosa, poi parla di una cena di ex alunni avvenuta molti anni fa in cui sarebbero usciti discorsi delicati. La Iena raggiunge uno dei partecipanti e apprende che a parlare degli abusi non sarebbe stato solo un ragazzo. L’inviato incontra diversi testimoni che confermano gli abusi del prete molestatore che faceva l’insegnante lì. Poi arriva a uno dei due fratelli, il maggiore, che però parla di “seduzione”, negando violenze vere e proprie. Quando viene tirato in ballo suo fratello si fa minaccioso. Pecoraro riesce a raccogliere però la testimonianza del fratello minore, perché di sua spontanea volontà si mette in contatto con “Le Iene”. Prima li accusa di voler gettar fango sull’Opera Don Folci («Non ti mettere contro i Cavalieri dell’Immacolata, non ti conviene»), poi sembra confermare i fatti. «Io l’ho detto solo in confessione quindi o te l’ha detto il mio padre confessore o nessuno lo sa!». Allora Pecoraro decide di andare da quel prete, che però smentisce tutto. «Io non ho mai toccato ragazzi, non mi ricordo. Quando ero rettore non andavo neanche quando facevano la doccia a vederli, mandavo sempre l’assistente. Io non dico che sono matti, dico che possono sbagliarsi». (agg. di Silvana Palazzo)
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ABUSI SESSUALI IN VATICANO? A LE IENE NUOVE ACCUSE
“Le Iene” tornano ad occuparsi di presunti abusi sessuali in Vaticano. Gaetano Pecoraro ha raccolto tre nuove testimonianze esclusive di persone che parlano di violenze subite quando avevano 11 anni. Si riaccendono dunque i riflettori sul pre-seminario San Pio X, a duecento metri da San Pietro. È l’unico posto all’interno delle mura vaticane dove vivono dei bambini, i cosiddetti “chierichetti del Papa”. L’inviato ha raccolto altre tre testimonianze inedite, a conferma della presenza di casi di abusi, dopo quelli raccontato da due giovani. Sale a cinque il numero dei chierichetti che avrebbero subito abusi. La nuova inchiesta parte da una e-mail indirizzata alla redazione. Alcuni seminaristi hanno raccontato di essere vittime o a conoscenza di violenze ai danni di bambini di soli 11 anni. Dalle anticipazioni fornite da “Le Iene” emerge una frase di minacce rivolta a Gaetano Pecoraro. A parlare è il fratello di una presunta vittima: «Senti io ti prometto una cosa, se tu cerchi mio fratello, dove sei sei ti spezzo».
ABUSI SESSUALI IN VATICANO? LE PRECEDENTI INCHIESTE
Negli altri servizi realizzati da “Le Iene” sugli abusi sessuali in Vaticano, l’inviato Gaetano Pecoraro aveva raccontato la storia di Kamil, il chierichetto di Joseph Ratzinger e di Papa Francesco. Al programma di Italia 1 aveva affermato di essere testimone oculare di abusi sessuali subiti da ragazzino dal compagno di stanza Marco. Li avrebbe subiti al pre-seminario, a 200 metri dalla basilica di San Pietro. A quelle pesanti accuse si sono aggiunte poi le testimonianze di un altro giovane, il quale aveva puntato il dito contro la stessa persona, il seminarista Gabriele Martinelli, nel frattempo diventato sacerdote. Il 17 settembre scorso la sala stampa della Santa Sede ha fatto sapere che il Vaticano «ha chiesto il rinvio a giudizio di don Gabriele Martinelli», accusato di abusi sessuali, «e di don Enrico Radice, rettore del pre-seminario all’epoca dei fatti, con l’accusa di favoreggiamento». Si tratta del primo caso in cui la Chiesa indaga su una vicenda accaduta all’interno del Vaticano. E questo grazie a Papa Francesco che ha rimosso la causa di improcedibilità.