Guardando gli ultimi sondaggi politici stilai da Tecné per l’Agenzia Dire a scendere sono i partiti del “fu” Governo Conte-1: il problema per Di Maio è che la Lega “cala” ma di 0,3% e resta saldamente in testa con il 34,2% dei consensi, mentre il M5s è in caduta libera al 16,3% e senza la possibilità nel breve tempo di invertire la rotta, salvo imprevisti. Chi guadagna secondo queste ultime intenzioni di voto di inizio settimana è il Partito Democratico che risale al 19,3% dopo il 18,8% di solo una settimana fa; Meloni sempre al top, con la crescita graduale che raggiunge il FdI (al 9,3%) mentre tiene sostanzialmente “botta” Berlusconi con Forza Italia all’8%. Stabile tra i partiti di Governo è Italia Viva di Matteo Renzi che resta al 4,6% senza grandi “picchi” nelle ultime settimane; chiudono le intenzioni di voto Tecnè +Europa (1,7%), Verdi (1,3%) e il livelli di astensione salito fino 42,7%, non un buon risultato per l’intera classe politica.
SONDAGGI NOTO (NOVEMBRE): REGIONALI CAMPANIA, CARFAGNA AVANTI
Tra i nuovi sondaggi politici c’è quello in vista delle elezioni regionali 2020 in Campania. Lo ha effettuato Antonio Noto, su incarico di Clemente Mastella, ed è stato diffuso da Il Mattino. Come riportato da Fanpage, favorita è la coalizione del centrodestra (al 42 per cento) con Mara Carfagna favorita su Vincenzo De Luca (44 per cento contro il 32). Il sondaggio, effettuato su un campione di mille intervistati a telefono tra il 12 e il 15 novembre scorso, ha visto anche la campionatura della preferenza per i singoli partiti oltre che per i possibili candidati governatori. Il centrosinistra segue al 32 per cento con il Movimento 5 Stelle al 18. Quindi in caso di eventuali alleanze, sarebbero in teoria al 50 per cento. Singolarmente il partito più voltato della coalizione di centrodestra sarebbe Forza Italia, al 16 per cento, rispetto al 13 per cento della Lega e del 10 per cento di Fratelli d’Italia. Il Partito Democratico è attestato al 22 per cento, confermandosi primo partito in Campania. Italia Viva, nata dalla scissione di Matteo Renzi, sarebbe al 3 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI OPEN MEDIA: M5S SCIVOLA AL 16,5%
Nei sondaggi politici raccolti sui dati della scorsa settimana dalla media di Open Online, emerge con chiarezza un dato certo per il Governo Conte-2: esiste un problema e si chiama Movimento 5 Stelle, sempre più in caduta e senza al momento uno spiraglio di crescita futura a meno di clamorosi colpi di scena. La media dei principali istituti demoscopici sui sondaggi vede la Lega balzare ancora una volta in testa per forte distacco al 33,5%, con il Pd che tutto sommato regge sulle stime post-Europee (tenendo conto di quel 5% dell’elettorato che al momento seguirebbe Matteo Renzi) confermando il 19,1% come media generale. Dopo le crisi per il maltempo, la Manovra e soprattutto l’ex Ilva, l’esecutivo giallorosso fatica a crescere nei consensi, trascinato giù dal 16,5% del Movimento 5 Stelle e in generale dal 42,7% di preferenze, ai minimi dalla formazione del Conte-bis. Di contro, il Centrodestra guadagna ancora non solo con il Carroccio: al 9,3% anche Fratelli d’Italia concede l’exploit, mentre Forza Italia nonostante la crisi interna tra “colonnelli” non perde molto e si assesta al 7%. Renzi con Italia Viva al 5%, La Sinistra al 2,1%, +Europa all’19% e i Verdi all’1,5% chiudono la media Open delle intenzioni di voto.
SONDAGGI WINPOLL (17 NOVEMBRE): REGIONALI EMILIA ROMAGNA
Inutile però nascondersi, il vero appuntamento chiave per Governo e opposizione sono le prossime Elezioni Regionali in Emilia Romagna dove la tenuta della coalizione giallorossa potrebbe essere seriamente “minata” da una possibile nuova sconfitta elettorale sul fronte amministrativo-regionale. Nei sondaggi politici stilati da Winpoll per il Partito Democratico, Bonaccini al momento vedrebbe una vittoria anche abbastanza netta contro la candidata del Centrodestra Lucia Borgonzoni (56,2% contro il 42,9%) ma è sulla situazione delle liste che il Governo teme una risalita netta entro il prossimo 26 gennaio, data delle Elezioni: la Lega è data al 33%, Fratelli d’Italia al 6,1%, Forza Italia al 4,4% e le liste civiche pro-Borgonzoni guadagnano il 4,1%, di contro, Pd al 33,9%, Civiche di Bonaccini all’8,4% e Liste di Sinistra al 2,5%. Ago della bilancia saranno gli elettori M5s qualora Di Maio scegliesse di presentare o meno un candidato a parte: M5s dato al 6% ma non così netta l’adesione a Bonaccini qualora invece si scegliesse un nuovo “patto civico” di Centrosx come in Umbria.