I 200 anni del Museo del Prado di Madrid raccontano molto di più di una “collezione” di quadri come giustamente viene ricordato oggi: il doodle di Google è servito oggi per “riaccendere” i riflettori attorno alla galleria d’arte tra le più famose e visitate al mondo nel giorno del suo bicentenario, ma non è solo la “spettacolarità” e la “mediaticità” ad aver reso così celebre il grande edificio progettato da Juan de Villanueva per forte volere del Re Carlo III di Spagna. Il progetto architettonico della pinacoteca venne approvato del tutto nel 1786 da Carlo III, di fatto il vero culmine della carriera di Villanueva ed uno dei vertici del neoclassicismo spagnolo. Il Museo del Prado rappresenta l’incontro sostanziale tra Madrid e la Spagna “multi-etnica” delle origini, con l’assemblarsi di tantissime opere provenienti da mezza Europa a rappresentare una collezione tra le più stimate e di valore al mondo. «Una pregiata collezione di 8.600 quadri e oltre 700 sculture», recita il portale del Prado oggi. Contenute nella vasta pinacoteca di Madrid le più importanti opere d’arte tra il XVI e il XIX secolo, accogliendo lavori monumentali di Raffaello, Beato Angelico, Mantegna, El Greco, Rubens, Tiziano, Diego Velasquez, Goya e Van de Weyden, ma non solo: Il Giardino delle Delizie di Bosch (El Bosco) è una delle opere più importanti contenute nel Museo del Prado, con essa anche il risplendere di altri quadri che hanno segnato la storia dell’arte mondiale come Il Cavaliere con la mano sul petto di El Greco, Le Tre Grazie di Rubens, La Maja Desnuda di Goya o il Davide e Golia di Caravaggio.
MUSEO DEL PRADO, IL BICENTENARIO E IL PROGETTO “CAMBIATO”
La poesia dell’arte contenuta nel Museo del Prado, lo ripetiamo, non è stata solo dalla “notorietà” delle opere e degli artisti e neanche dalla longevità di un museo con 200 anni di storia: sono le mostre in esso contenute, le scelte e i percorsi tematici che variano ogni mese oltre alla fedeltà alla tradizione artistica. I lustri passano ma l’affezione del pubblico per questi capolavori non solo non viene meno ma si moltiplica con milioni di visitatori ogni anno; come racconta benissimo il NYT per questo straordinario bicentenario del museo più importante di Spagna, il Prado inizialmente non fu progettato per divenire una delle gallerie d’arte più importanti al mondo. Eppure, questo progetto “cambiato” ha forse incanalato Madrid tra le capitali d’Europa più visitate attirando nuovi artisti e progetti prima ancora che turisti; sono 3 milioni di visitatori solo nell’ultimo anno, il Museo del Prado per chi lo visita è uno spettacolo agli occhi che per una volta porta fuori dalle meraviglie d’Italia la qualità della pittura e dell’arte all’ennesima potenza.
¡Hoy cumplimos 200 años! El Museo del Prado abría sus puertas por primera vez el 19 de noviembre de 1819 #Prado200 #YoamoelPrado pic.twitter.com/esq0JTJNSy
— Museo del Prado (@museodelprado) November 19, 2019