Che siano dei giornalisti, quelli della Cnn, a scoprire un caso del genere invece che le autorità vaticane preposte, la polizia, la magistratura, è qualcosa di grave. E’ qualcosa che dice che chi deve farlo di dovere non è capace di farlo o, peggio, tende a insabbiare casi del genere. Padre Luk Deft, un sacerdote salesiano belga, è accusato di aver abusato sessualmente di diversi minori mentre si trovava come missionario nella Repubblica Centroafricana, ma nonostante le accuse e il divieto del tribunale di rimanere in contatto con minori fino al 2022, ha continuato a svolgere tranquillamente la sua missione. Addirittura, sostiene la Cnn, l’ordine salesiano era al corrente dei suoi abusi sin dal 2001, per aver molestato due ragazzi in un collegio salesiano in Belgio. Trasferito in un altro collegio, nel 2009 sul suo computer sono state trovate immagini di pedopornografia. Nel 2012 un tribunale belga lo condanna a tenere le distanze dai minori fino al 2022, ma nonostante la condanna la Caritas lo invia nella Repubblica Centroafricana in un campo per sfollati interni. E’ qui che la Cnn viene informata da due uomini che sostengono che i loro figli siano stati vittime di abusi. Un video scioccante, registrato dai giornalisti della Cnn, mostra questi genitori raccontare gli abusi subiti dai figli. Dopo di che si recano nella scuola dove insegna il sacerdote e gli chiedono conto di quanto viene accusato. L’uomo appare sconvolto, non è in grado di pronunciare alcuna parola, lo si vede deglutire terrorizzato e rispondere con dei tremanti “non so niente”.
LE SCUSE DELLA CARITAS
A questo punto viene avvertito il superiore salesiano Carlo Loots, che rimanda padre Delft in Belgio dove viene messo “sotto controllo”. Intanto spuntano sempre nuove accuse nei suoi confronti, l’abuso di un altro minore, il fatto era stato denunciato alla procura di Bangui, ma i salesiani non erano intervenuti. Adesso la Caritas internazionale, da cui dipendeva il sacerdote, ha rilasciato un comunicato in cui si legge che “La Caritas è rattristata e oltraggiata dall’abuso sui minori riportato dalla CNN nella sua storia su Luk Delft, un sacerdote belga che era in precedenza direttore nazionale della Repubblica Centrafricana della Caritas”, ha detto Aloysius John, segretario generale della confederazione della Caritas la dichiarazione. Aggiungendo che “esprimiamo la nostra compassione e solidarietà con i bambini e le loro famiglie. Ringraziamo coloro che si sono fatti avanti. Hanno il nostro pieno supporto nel dire la verità. Alla Caritas, lavoriamo costantemente per migliorare la nostra tutela dei bambini sia nella Repubblica centrafricana che nel resto del mondo in cui la Caritas lavora per aiutare le persone bisognose. Il nostro primo dovere è proteggere coloro che serviamo”. Uno scandalo allucinante, che rivela come nella Chiesa cattolica, nonostante i numerosi tentativi di scoperchiare casi analoghi, essi continuano a essere commessi da sacerdoti anche con incarichi di responsabilità nei confronti dei minori e di come nella Chiesa cattolica ci sia ancora la tendenza a proteggere e nascondere gli autori degli abusi.