Fumata nera al vertice di Governo andato in scena sulla riforma Mes: da quanto trapela da Palazzo Chigi, l’incontro con diversi esponenti del Conte-2 è stato molto tecnico e si sarebbe svolto «in una atmosfera costruttiva e positiva», fanno sapere le fonti del Governo. Come spiega poi il Sole 24 ore, il Ministro Gualtieri avrebbe illustrato la bontà dell’accordo sulla riforma voluta da Parigi e Berlino, «pur sottolineando la posizione paradossale in cui si è trovato, ossia dover difendere un’intesa attaccata dalla Lega, che invece l’ha negoziata». Salvini è ovviamente di parere del tutto contrario, continuando a spiegare come quella riforma non l’abbia mai avallata, anzi pesantemente contrastata in sede di Governo Conte-1. Le fonti del Governo rassicurano sul clima costruttivo, anche se sul Salva-Stati il rappresentante di Italia Viva Luigi Marattin rivela «Ancora la maggioranza non ha raggiunto una “soluzione” sul caso Mes, ma si continua a ragionare». Secondo il renziano, sentito dall’Adnkronos, «C’è stata una buona discussione sul merito anche se è evidente che ci sono ancora valutazioni diverse». Marattin poi spiega che vi sono problemi tecnici importanti anche appassionanti «su cui la maggioranza sta ragionando bene sul merito, continuiamo a ragionare e troveremo sicuramente una linea comune»; davanti agli altri cronisti poi il deputato di Italia Viva specifica «Sicuramente continuiamo a discutere sia a livello politico che a livello di interlocuzioni tecniche con le strutture del Mef per comprendere bene questa vicenda e quelle altre legate al cosiddetto pacchetto di riforma della governance europea. Quello ci preoccupa è la questione del possibile abbandono della ponderazione zero su titoli di Stato, è una è il vero pericolo per il nostro paese».
VERTCE DI MAGGIORANZA SUL MES
Dopo il Consiglio dei Ministri con relativa cena successiva andati in scena fino a tarda notte ieri, il Premier Conte ha aperto la giornata politica con un urgente vertice di Governo sul caso-Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità che così tante polemiche sta alzando tanto in Italia quanto in Ue dopo il tentativo di riforma progettata da Francia e Germania con il presunto “via libera” dato dal Presidente del Consiglio italiano lo scorso luglio. In attesa che il Ministro Gualtieri riferirà in Senato il 27 novembre prossimo in merito, seguito poi dallo stesso Giuseppe Conte il 10 dicembre prossimo, il Governo prova a fare il punto per rinsaldare il CdM contro l’accusa del Centrodestra compatto di “alto tradimento” per una modifica al Mes che potrebbe portare meccanismi assai più “stretti” per ricevere gli aiuti di Stato e con forte determinazione di Bruxelles sulle condizioni da imporre, assai più di quelle già viste con la Grecia. Al vertice di oggi a Palazzo Chigi stanno partecipando il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il titolare degli Esteri Luigi Di Maio, il capo delegazione del Pd e ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro degli Affari Ue Enzo Amendola, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Per il fronte renziano di Italia Viva, presente Luigi Marattin mentre è Fassina il rappresentante di LeU-Sinistra.
SALVINI ATTACCA CONTE “SÌ AL MES? VADA IN CARCERE”
Dopo che due giorni fa Conte aveva definito «sovranismo da operetta» l’attacco di Salvini sul caso-Mes, l’affondo di replica oggi del leader leghista a Unomattina è di quelli assai più duri che creeranno certamente indignazione e reazione nel mare della maggioranza di Governo: «Non vorrei che Conte avesse venduto la nostra sovranità per tenersi la poltrona. Se fosse andata così, allora saremmo di fronte ad alto tradimento. E, in pace come in guerra, è un reato punibile con la galera». Durissimo il leader della Lega contro il Presidente del Consiglio che sul Fondo Salva-Stati aggiunge in diretta Rai1 «Tutti noi lo abbiamo sempre detto che non andava modificato. Oggi togliamo pure l’opinione di Salvini che è un pericoloso sovranista, anche l’Abi dice che questo trattato è pericoloso per i risparmi degli italiani. Il dubbio è che per salvare la sua faccia abbia dato la sua parola che l’Italia avrebbe approvato il trattato, che in realtà, serve a salvare le banche tedesche coi soldi degli italiani», spiega Salvini facendo suo quel rischio sottolineato ieri dall’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il leader della Lega proprio sul Mes, ma non solo, ha chiesto un confronto in diretta tv col premier Conte sulla scia del “Matteo vs Matteo” andato in scena contro Renzi a Porta a Porta nelle scorse settimane.