Il ministro degli esteri Luigi Di Maio, è stato “intercettato” dai giornalisti mentre si trovava a Castelvetrano, incalzato sulla vicenda dell’ex Ilva e di ArcelorMittal. Il capo del Movimento 5 Stelle ha spiegato: “Oggi il pubblico ministero, e quindi il Movimento 5 stelle ne quei “cattivoni” dei parlamentari tarantini del Movimento, il pubblico ministero ha detto che lo scudo penale era una scusa. La verità per cui ArcelorMittal voleva andare via da Taranto, è legata al fatto che hanno sbagliato il piano industriale: hanno fatto delle previsioni e hanno sbagliato. Questo è molto importante”. Di Maio ha poi aggiunto: “Prima di tutto ringrazio la magistratura che ha dimostrato che siamo un sistema paese e sappiamo difendere gli interessi degli italiani anche senza coordinarci, perché ovviamente il potere esecutivo e il potere giudiziario non si possono coordinare, ma è chiara un’altra cosa, che la storia dello scudo era una balla e lo ripetiamo da settimane, perché ArcelorMittal sta andando via anche dalla Polonia e dal Sud Africa e lì lo scudo non c’era”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
EX ILVA INCONTRO GOVERNO-ARCELORMITTAL: CONTE OTTIMISTA
E’ andato in scena nella giornata di ieri l’atteso e annunciato vertice fra il governo e i massimi esponenti di ArcelorMittal, in merito al futuro dell’ex Ilva. Presente ovviamente il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, nonché Patuanelli e Gualtieri, rispettivamente ministro per lo sviluppo economico e titolare del Tesoro; dall’altra parte del tavolo, i massimi rappresentati di AM, leggasi padre e figlio Mittal, Lakshmi e Aditya, con l’aggiunta dell’ad per l’Italia, Lucia Morselli, considerata una manager molto capace, seria e determinata. Un meeting che ha lasciato aperto uno spiraglio, per lo meno, stando alle parole rilasciate dallo stesso premier italiano al termine dello stesso: “Mittal – le sue dichiarazioni riportate da TgCom24.it – è disponibile a un’interlocuzione. L’obiettivo è un nuovo piano industriale con nuove soluzioni produttive con tecnologie ecologiche e massimo impegno nel risanamento ambientale. Sono stato molto chiaro con loro ho riferito anche della grande sensibilità della cittadinanza tarantina e anche nazionale”, aggiungendo poi che non è escluso “un coinvolgimento pubblico”.
EX ILVA, CONTE DOPO INCONTRO CON ARCELORMITTAL: “SUL CANTERE TARANTO…”
Conte ha anche spiegato che è pronto a “concedere” qualcosa al gruppo indiano, chiedendo ai commissari di consentire una “breve dilazione dei termini giudiziari in modo da ottenere il rinvio dell’udienza, lasciando in pregiudicato qualsiasi diritto di difesa posponendo semplicemente l’udienza in modo da consentire che si realizzi questa interlocuzione”, il tutto, ovviamente, a condizione che Mittal assicuri il normale funzionamento degli impianti. Il massimo esponente dell’esecutivo giallo-rosso ha quindi parlato del “Cantiere Taranto”, specificando che si tratta di un cantiere che “riguarda i cittadini che da anni soffrono e attendono risposte”, invocando poi un’unione delle forze nazionali “dobbiamo farlo tutti insieme”. Secondo Conte, questo progetto può davvero essere “di rilancio per l’intera città”.