Ornella Vanoni a “In Arte Ornella” racconta anche gli amori della sua vita. Tra questi non poteva che menzionare anche il grandissimo regista Giorgio Strehler con cui ha vissuto una storia d’amore molto criticata. “Quando uscivo dalla scuola prendevo il tram e andavo a casa e Strehler che è timido allora mi seguiva con la macchina per tutto un anno” racconta la cantante a Pino Strabioli. Qualcosa però cambia, quando è l’amica di Ornella a farle notare: “avevo questa amica che mi diceva guarda che il maestro ti fissa”. Alla fine dell’anno Giorgio Strehler ha il coraggio di dichiarare il suo amore che Ornella ricorda così: “mi dichiara il suo amore ed è stato un paradiso”. Poi la Vanoni condivide alcuni momenti trascorsi con il regista: “era allergico alle fragole, è diventato tutto rosso e a punti, per timidezza non disse ‘no grazie’”. La cantante di “Senza fine” non nasconde che la storia con Strehler non è stata semplice: “è stato uno scandalo tremendo, una cosa terribile”, mentre sul carattere del regista dice “aveva una mania, non era mai contento di nulla, ma ricordo mi disse ‘amore hai un grande talento, ma non hai i nervi per reggere questo mestiere’. Io ho tenuto duro anche dopo di lui, non mi ha mai perdonato niente”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
“Mi amò molto, ma quando lo lasciai…”
Giorgio Strehler, ex compagno di Ornella Vanoni, è stato non solo uno dei più grandi registi del secolo scorso ma una figura monumentale per il teatro italiano e la cui influenza sulla scena attuale e le nuove generazioni si tocca con mano anche oggi che sono passati oltre 21 anni dalla sua scomparsa nel 1997. Ma, come accennato, nel giorno in cui Rai 3 dedicherà stasera (a partire dalle ore 21.20 e in uno speciale condotto da Pino Strabioli dal titolo emblematico ovvero “In Arte Ornella Vanoni”) un omaggio a quella che è stata la sua compagna degli anni giovanili, la memoria non può non tornare a quella relazione che sul finire degli Anni Cinquanta non solo scandalizzò quella che in Francia è chiamata la “bourgeoisie” ma su cui la diretta interessata è tornata di recente: personaggio da sempre sopra le righe e fuori dagli schemi oltre che senza peli sulla lingua come accaduto nell’episodio della recente gaffe televisiva, la Vanoni ha rievocato quei giorni di fuoco con Giorgio Strehler e un amore che le è rimasto impresso molto più di altri avuti nel corso della sua lunga vita.
GIORGIO STREHLER E LA STORIA “SCANDALOSA” CON ORNELLA VANONI
Giorgio Strehler infatti ebbe una storia d’amore dai tratti scandalosi con Ornella Vanoni a quei tempi: il regista e direttore artistico originario di Trieste (vi era nato nel 1921), in quel 1957 aveva 36 anni, ben 13 di più della 23enne cantante che ancora allora si affacciava sulla ribalta del mondo dello spettacolo: galeotta fu l’atmosfera del Teatro Piccolo di Milano quando i due si incontrarono per la prima volta, dando vita a una liaison tempestosa e, per stessa ammissione dell’artista meneghina, condita da droghe e sesso sfrenato. Alcuni particolari della loro storia dono diventati di pubblico dominio anni dopo che Strehler è scomparso ma da quanto si apprende da diverse interviste concesse dalla Vanoni pare che il regista teatrale fosse davvero invaghito di lei e a tal punto che la rossa cantautrice ha ammesso che Strehler è stato uno degli uomini che l’ha amata di più e certamente anche di Gino Paoli che invece a suo dire l’avrebbe cornificata in più di un’occasione. All’epoca un vero sex symbol, pare che la frequentazione del Teatro Piccolo per la Vanoni sia cominciata per vincere la timidezza, iscrivendosi a un corso di recitazione: “Strehler per un anno mi seguì in auto mentre ero in tram: per la disperazione di mio padre che non accettava che avessi una relazione con un uomo sposato” ha ricordato la cantante ammettendo però che lei non ha sempre ricambiato in egual maniera l’amour fou del suo Giorgio. “Lo dovetti lasciare perché soffrivo i suoi vizi che tra l’altro non sopportavo: però lui mi ha fatto comunque scoprire la cultura anche se mi ha detto spesso che non ero portata per il teatro per via delle mie crisi d’ansia…”.
LA CANTANTE RICORDA, “QUANDO LASCIAI GIORGIO STREHLER, NON SI RASSEGNO’ E…”
Ma perché fa ancora discutere oggi la storia d’amore andata in scena tra gli Anni Cinquanta e Sessanta tra Giorgio Strehler e Ornella Vanoni? Innanzitutto, come ricordato, il primo era sposato e nell’Italia del dopoguerra non si accettava che si parlasse in pubblico di queste situazioni: “Avevamo 13 anni di differenza e poi lui era ancora sposato, anche se separato, con Rosita Lupi: inoltre lui era un uomo di sinistra e per quegli anni…” ha ricordato sibillinamente la cantante che ha pure spiegato come in famiglia la cosa fosse vissuta come una tragedia tra scenate di pianto e musi lunghi. Inoltre nel corso di una intervista più recente e concessa dall’artista al magazine femminile Vanity Fair, la diretta interessata ha ammesso che prima di dire basta a Strehler e alla sua vita dissoluta ha condiviso per molto tempo i suoi vizi: di “sesso sfrenato e droga” ha parlato la Vanoni in un suo libro, motivando però con una certa stanchezza la voglia di mollare in seguito Giorgio. Una fine di amore a cui il regista non si rassegnò tanto che, anche quando la Vanoni convolò a nozze con Lucio Ardenzi, continuava a telefonare tutte le sere a casa loro da un telefono fisso, in una sorta di stalking d’antan. “Era un lupo ferito e mi dava della pu***na, nonostante cercassi di calmarlo” ha concluso la Vanoni che, sempre in quell’intervista, ha però rivelato di continuare a fumare ancora oggi una canna al giorno, prima di addormentarsi e solamente “per riuscire a dormire”.