È con una lunga intervista che Eleonora Barbareschi, figlia di Luca Barbareschi, ha risposto alle recenti dichiarazioni in cui suo padre ha ammesso di non voler lasciare ai suoi figli neanche un euro della sua eredità. “Ho dato a tutti l’opportunità di un lavoro”, ha dichiarato infatti Barbareschi nel salotto di Io&Te; “i miei figli hanno tre passaporti e possono lavorare in tutto il Mercosur, così come negli States e in Italia – ha aggiunto l’attore – Hanno studiato nelle migliori scuole, nelle migliori università: costano un milione di euro per l’educazione di quattro anni. Quando tu dai qualcosa ai figli che nessuno al mondo ha, allora hai già dato tutto”. In quell’occasione, Eleonora Barbareschi si è affrettata a precisare al Corriere della Sera di condividere con le sue sorelle “l’eredità […] di un genitore con un carattere difficile”, un genitore che le avrebbe allevate “come tre maschi e quindi con il desiderio di essere libere, di venire riconosciute per i propri sforzi, in maniera meritocratica”.
ELEONORA BARBARESCHI: “CAMBIARE COGNOME? IL PRIMO DESIDERIO”
Secondo Eleonora Barbareschi, il polverone sollevato da suo padre sulla chiacchierata faccenda dell’eredità, sarebbe una parte del tutto marginale della questione. Il problema, semmai […] – ha spiegato la figlia dell’attore – è confondere la linea sottile che intercorre tra il rendere un figlio libero di emanciparsi e l’abbandono”. Eleonora Barbareschi svela infatti che il rapporto con suo padre non è sempre stato idilliaco e che in passato, per oltre cinque anni, tra loro non vi è stato alcun contatto: la prima conseguenza di tutto ciò è stata la decisione di rinunciare al suo cognome: “È stato il mio primo desiderio, sentivo di non avere nessuna associazione con Barbareschi e non volevo passare per raccomandata”. Di fronte alla sua scelta, però, suo padre non si sarebbe opposto: “Il mio non era un gesto contro di lui – spiega Eleonora Barbareschi – ma una necessità per la mia sopravvivenza”.
“MIO PADRE LUCA? TRA NOI UNA SANA COMPETIZIONE”
Con le sue dichiarazioni, Eleonora Barbareschi ha di fatto allontanato l’attenzione del gossip sulla chiacchierata vicenda dell’eredità di suo padre. Dopo gli attriti del passato, oggi è riuscita a ricucire il loro rapporto e, di fronte alla più remota possibilità di ereditare, svela: “gli auguro di campare fino a 120 anni, quindi se ne riparla tra una sessantina di anni… non ci conto proprio”. Eleonora Barbareschi, infatti, non è mai rimasta con le mani in mano: “Ho iniziato a lavorare a 23 anni, anche se papà ci faceva lavorare da ragazzine nel suo ufficio. Poi ho scelto un percorso distante, per dimostrare che non ero una demente”. E oggi può dire di avercela fatta: “È stata sempre molto forte in me la spinta ad affrancarmi. Tra noi una sana competizione: ce l’ho fatta anche senza il suo aiuto”.