Gianna Nannini ha fatto della sua riservatezza uno dei tratti distintivi. Anche per questo si sa poco della moglie Carla. La cantante ha mantenuto la vita privata al riparo dai riflettori, così ha potuto vivere l’amore per Carla in intimità. Carla le è al fianco da quarant’anni. Le due si sono conosciute tantissimi anni fa, ma l’artista non ha mai rivelato la professione della compagna, poi diventata sua moglie, né altri dettagli. Quello per Carla è un grande amore di cui non parla al mondo. Ma non l’avrebbe mai sposata se non fosse stato per sua figlia. Nelle rare volte in cui ha parlato della sua vita privata, Gianna Nannini ha spiegato di non credere nel matrimonio, ma la voglia di tutelare sua figlia l’ha spinta a fare il grande passo. Lo hanno fatto in Inghilterra, dove vivono entrambe: così Carla può adottare Penelope. Di sicuro hanno costruito insieme una famiglia felice. (agg. di Silvana Palazzo)
Carla e il matrimonio con Gianna Nannini per Penelope…
Sulla vita privata di Gianna Nannini c’è sempre stato massimo riserbo e così anche sulla sua compagna, di cui si sa appena il nome, Carla. Quest’ultima è al suo fianco da ormai 40 anni e da diverso tempo, come scrive LettoQuotidiano, la coppia vivrebbe a Londra, nell’elegante quartiere di Kensington insieme alla piccola Penelope. A proprio a Londra Gianna e Carla sarebbero convolate a nozze con rito civile, suggellando la loro unione al fine di tutelare la figlia Penelope che la rocker ha avuto all’età di 53 anni con non poche polemiche al seguito. Ciò che si apprende è che Carla per Gianna rappresenta un punto di riferimento importante e proprio in lei ha riposto la sua massima fiducia al punto da definirla il “vero nucleo familiare di cui posso davvero fidarmi”. Il matrimonio però, per entrambe a quanto pare ha rappresentato solo un modo per tutelare la bambina ma certamente la donna rappresenta una presenza fondamentale nella vita dell’artista. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Carla, chi è la compagna della rocker
Carla è la donna che accompagna Gianna Nannini da quasi quarant’anni. Di lei non si sa molto, a parte le dichiarazioni sul suo conto fatte non molto tempo fa dalla stessa cantante toscana. A suo dire, Carla rappresenta un punto di riferimento per lei e per sua figlia Penelope, con cui vive a Londra a partire praticamente dai suoi primi anni di vita. “Di lei ho totale fiducia”, ha dichiarato la Nannini a proposito della compagna (il cui identikit rimane sconosciuto). “Se mi succedesse qualcosa, Penelope per la legge italiana non avrebbe nessuno. In Inghilterra, Carla la può adottare”. Quanto al suo orientamento sessuale, l’artista è sempre stata piuttosto evasiva. L’unico argomento che ha approfondito, in una recente intervista, è stato quello relativo ai suoi traumi del passato, gli stessi che l’hanno portata a essere la donna che è oggi.
Gianna Nannini, Carla e il suo passato sentimentale
“Da ragazza non mi piacevo ed evitavo di guardarmi allo specchio. Mi vedevo brutta”, ha dichiarato Gianna Nannini a Vanity Fair. Il suo canone estetico non collimava con quello in voga: “L’adolescenza è un’età terribile. Come rimani male nell’adolescenza, dopo non rimani più. Il primo amore, e chi se lo dimentica? Ti sorprende puro, senza meccanismi di difesa”. Il ragazzo in questione la deluse parecchio, e da quel momento lei trovò nella musica la sua valvola di sfogo. Ecco dunque spiegato il suo animo ribelle, che nel rock trova la sua migliore espressione: “La follia io l’ho sperimentata e ho sperimentato anche la schizofrenia. So cosa sono. Mi è capitato di morire e poi rinascere. All’inizio degli anni 80 sono stata molto male”, ha ammesso in seguito la cantante.
Gianna Nannini racconta la sua crisi
Ciò che ha portato Gianna Nannini ad avere una “famiglia” non convenzionale è stata forse la crisi che si è trascinata dalla sua adolescenza. “Ero piena di paranoie, vivevo una crisi profonda, avevo un io diviso, uno stato mentale alterato e paura di ogni cosa, come una bambina. Ero divisa a metà e a tratti riaffioravano frammenti dell’infanzia a cui non avevo dato nessuna importanza”. Ne racconta uno: “Quando ero piccola mio padre mi diede uno schiaffo e mi tolse una pasta con la crema dalle mani. Fu una tragedia inconscia, che interiorizzai. Per anni non ho più toccato una pasta alla crema, mi terrorizzava la sola idea”. A parte Carla, un altro suo “compagno di vita” fu il produttore e musicista Conny Plank, con cui trascorse un periodo di isolamento forzato a inizio anni 80. L’obiettivo era abbandonare “la Gianna di prima per lasciare spazio alla nuova”. “In un certo senso è come se fossi nata nel 1983. La Gianna che c’era prima riposa in un cimitero”.