Impegnata in questi giorni nella promozione del suo libro “Da qui non se ne va nessuno”, Alba Parietti spiega perché è stato riproposto di nuovo: è infatti una riedizione. «Non fu promosso benissimo. Perfino la copertina non era granché invitante. Il risultato fu una quasi totale invisibilità», ha raccontato a La Verità. In occasione di una festa di Angelo Guglielmi, lo scorso aprile, ha deciso di portarsi dietro una copia. Lo ha notato Elisabetta Sgarbi, che si è complimentata con lei per il libro. Così, su due piedi. «È come suo fratello Vittorio. Hanno la capacità di cogliere subito il punto». E quindi, rientrata in possesso della titolarità dei diritti, ha fatto un paio di aggiunte alla versione originale e ha chiesto a Gad Lerner di scrivere la prefazione. In questo libro di memorie si sottolinea il sentimento antifascista della famiglia e l’impegno nella guerra di Liberazione. Alba Parietti ha voluto “sfruttare” il clima di polemica di questi giorni? «Lei attribuisce a Elisabetta Sgarbi e alla sottoscritta un machiavellismo che non ci appartiene», ha risposto.
ALBA PARIETTI, LA MADRE SCHIZOFRENICA E IL RIMORSO SUL FIGLIO
Nel libro però risulta interessante anche la parte in cui Alba Parietti racconta la malattia di suo zio, che fu internato in manicomio, e la personalità bipolare di sua madre. «Per via della sua schizofrenia poteva essere un mostro maligno o una fata meravigliosa. Mio padre si è sacrificato nel contenere nelle mura domestiche la sua follia». Quando è morta, nel 2010, la showgirl ha trovato una cassettiera piena di quaderni in cui raccontava tutto di sé, senza però nominarla mai. A proposito di suo figlio Francesco, nato dalla relazione con Franco Oppini, Alba Parietti a La Verità ha spiegato: «Ho il rimorso di essermi persa i suoi primi anni, risucchiata com’ero da una vita in copertina e dal vortice del lavoro, tra programmi e serate». Nel libro parla anche del grave lutto patito dal figlio: la morte della fidanzata Luana in un incidente stradale. «Perse la vita nel giorno del suo 25esimo compleanno. Si schiantò per non investire un uomo in bicicletta. Il dolore è ancora vivo». E infatti due mesi fa ha ricordato questa vicenda drammatica.
ALBA PARIETTI, IL RETROSCENA SU MARCO TRAVAGLIO
Ma Alba Parietti nell’intervista è tornata anche sulla vicenda dei nove miliardi di lire che le offrì Silvio Berlusconi e che lei rifiutò, vicenda di cui è dispiaciuta, ma non quanto il suo agente dell’epoca, Beppe Caschetto. «Io Berlusconi l’ho sempre rispettato. Penso tuttora sia molto più simpatico di tanti tromboni della sinistra che incontrandomi hanno sempre fatto finta di non conoscermi. Quando mi chiamò stava fondando Forza Italia e io non volevo che qualcuno potesse cercare di impormi di cambiare le mie idee. Il bello è che Berlusconi, nonostante il mio rifiuto, è sempre stato gentile e cortese nei miei riguardi». Un trattamento che invece la sinistra non le avrebbe riservato: la showgirl afferma che non le riconoscono neppure la coerenza. Nell’intervista c’è spazio anche ad un retroscena su Marco Travaglio, con cui ha frequentato l’asilo, la scuola e l’orario. «Di recente ha detto che mi bersagliava perché, bontà sua, mi vedeva bellissima ma inavvicinabile, e me la tiravo. Ma forse era solo che a lui mancava il coraggio».