Una nuova scossa di terremoto è stata registrata nelle scorse ore nelle Marche. Ancora una volta a tremare è la provincia di Macerata, quella che viene considerata dagli esperti come una delle zone più a rischio sismico dell’intera penisola italiana. Come comunicato dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alle ore 00:56 della notte appena passata, quella fra martedì 3 e mercoledì 4 dicembre, un sisma di magnitudo 2.0 gradi sulla scala Richter, si è verificato in quel di Ussita, con coordinate geografiche di 42.97 gradi di latitudine, e 13.12 di longitudine, mentre la profondità è stata localizzata a sette chilometri sotto il livello del mare. Oltre ad Ussita, i territori che sono stati interessati dalla scossa lieve sono stati quelli di Visso, Fiordimonte, Fiastra, Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera e Bolognola. Le città più vicine all’epicentro sono state invece quelle di Foligno, Teramo, Terni e Perugia. Il sisma, vista la sua moderata entità, non ha causato danni agli edifici o alle strade, ne tanto meno feriti.
UN TERREMOTO ANCHE IN SICILIA M 2.3
Poco prima della mezzanotte un’altra scossa di terremoto è stata registrata dalla Sala sismica Ingv in Roma, in quel del mar Tirreno meridionale, al largo, fra la costa nord siciliana e quella sud ovest della Calabria. Il sisma è stato di magnitudo 2.3 gradi sulla scala Richter, verificatosi alle ore 23:33 di martedì 3 dicembre, ed ha avuto come coordinate geografiche, 38.42 di latitudine e 15.44 di longitudine, con una profondità di 123 chilometri, quindi, decisamente profondo. Nessun comune è stato interessato dal movimento tellurico essendosi verificato in mare, mentre a livello di città troviamo Messina a 27 chilometri di distanza dall’epicentro, e Reggio Calabria a 39. Così come per il terremoto di questa notte a Macerata, anche la scossa a nord della Sicilia non ha provocato danni ne feriti.