Archiviate le accuse di molestie sessuali su minori nei confronti dell’ex portiere Matteo Sereni. Come ha scritto il gip del tribunale di Torino, Francesca Firrao, vengono sollevati importanti dubbi nei confronti “dell’interrogatorio” effettuato: «Nel caso in esame – parole del Gip riportate dall’edizione online de IlSecoloXIX – quasi tutti i magistrati che se ne sono occupati hanno evidenziato che i minori sono stati in più occasioni sentiti con modalità inappropriate (domande incalzanti e suggestive)». Secondo la Firrao, «l’argomento è stato affrontato senza cautele» e «nel tempo le modalità di audizione sono state non rispettose delle cautele richieste da tutti gli esperti del settore per preservare la genuinità del racconto da parte di bambini così piccoli». Ovviamente, interrogare dei minori su degli argomenti così delicati è cosa tutt’altro che semplice, e di conseguenza esistono delle linee guida, come ad esempio quelle contenute nella Carta di Noto del 2017, che devono essere seguite, ma che invece sono state ignorate nel caso di Sereni, secondo il giudice di Torino. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MATTEO SERENI: ARCHIVIATE ACCUSE SU MINORI: LE PAROLE DEI LEGALI DELL’EX MOGLIE
Per i legali dell’ex moglie di Matteo Sereni, Silvia Cantoro, la vicenda non si è ancora conclusa, nonostante il tribunale abbia archiviato le accuse di violenza sessuale su minori nei confronti dell’ex portiere del Torino. Gli avvocati Sara Carsaniga e Nicola Devita, come scrive IlSecoloXIX, hanno infatti riferito che «Presso la procura di Cagliari pende altro procedimento nel quale è stato notificato avviso di conclusione di indagini nei confronti di Sereni e altri due soggetti e sempre in relazione alle dichiarazioni rese dai minori, che peraltro altro giudice aveva valutato diversamente dal Gip di Torino tanto da pervenire alla pronuncia di una sentenza di condanna, senza altra pronuncia nel merito». I legali della moglie dell’ex portiere anche di Lazio, Sampdoria e Brescia, aggiungono inoltre che la propria cliente «ha sempre desiderato esclusivamente che sui fatti venisse fatta chiarezza». I due avvocati ci tengono infine a precisare che «le archiviazioni non equivalgono a sentenze definitive, per cui sussistendone le condizioni, i procedimenti possono essere riaperti e ciò lo si dice anche alla luce del fatto che il Gip di Torino non ha potuto operare complete valutazioni su atti ed elementi di competenza di altra procura, quella di Cagliari nel caso specifico, che ha sentito i minori con tutte le precauzioni che la legge prevede e previo parere di un perito nominato dal giudice». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MATTEO SERENI, ARCHIVIAZIONE PER LE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE SU MINORI
Matteo Sereni è stato prosciolto dall’accusa di abusi su minori: dopo nove anni ed una condanna del tribunale di Tempio Pausania, il gip Francesca Firrao ha accolto la richiesta del pm ed ha archiviato definitivamente il caso. La vicenda risale al 2011, nel corso della separazione tra l’estremo difensore e la moglie-procuratrice Silvia Cantoro: l’ex coniuge lo accusò di aver molestato sessualmente la figlia – all’epoca aveva 4 anni – e il 44enne di Parma non ha potuto vedere i figli per anni. Come spiega Repubblica, il processo è passato da Tempio Pausania a Sassari, infine a Torino per competenza territoriale: il pubblico ministero Giulia Marchetti ha chiesto l’archiviazione delle accuse per l’ex Sampdoria e Lazio, richiesta accolta dal gip. Scritta dunque la parola fine ad uno dei casi di cronaca più discussi nel corso degli ultimi anni, che ha visto protagonista un noto calciatore come Sereni, definitivamente scagionato da tutte le accuse mosse nei suoi confronti.
MATTEO SERENI PROSCIOLTO: NON ABUSO’ DELLA FIGLIA DI 4 ANNI
Come riportano i colleghi di Repubblica, la giudice ha accolto la tesi degli avvocati Michele Galasso e Giacomo Francini: secondo i difensori dell’ex portiere, i minori «sono stati per lungo tempo e reiteratamente interrogati con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi dalla moglie separata Silvia Cantoro, dalla suocera Franceschina Mulargia e dai consulenti tecnici in ambito civile e penale». Nell’ordinanza, viene evidenziato inoltre che «quasi tutti i magistrati che si sono occupati della vicenda hanno evidenziato che i minori sono stati in più occasioni sentiti con modalità inappropriate», visto che ai bambini è stato più volte chiesto di ricostruire i fatti «dentro e fuori le aule di giustizia». Può tornare a sorridere, dunque, Matteo Sereni, che lasciò il calcio ad appena 36 anni per potersi concentrare sulla causa per l’affidamento dei figli.