E’ giunta pressoché in tempo reale la reazione di Donald Trump all’annuncio della speaker Nancy Pelosi di procedere con l’impeachment nei suoi confronti. Attraverso il proprio Twitter personale, il presidente degli Stati Uniti ha scritto: “I democratici, nullafacenti e di estrema sinistra, hanno appena annunciato che cercheranno di mettermi in stato d’accusa su niente. Hanno appena abbandonato la ridicola ‘cosa’ di Mueller (l’inchiesta sul Russiagate, ndr), quindi ora appendono il cappello su due telefonate totalmente appropriate (perfette) con il presidente ucraino. Questo significa – ha aggiunto – che l’importante e quasi mai usato atto dell’impeachment sarà usato in modo abituale per attaccare i futuri presidenti”. Per far passare l’impeachment alla Camera basteranno 218 voti, esattamente la metà dei membri totali (che sono 435), più uno. Visto che i Dem sono 233 contro i 197 Repubblicani, è facile ipotizzare un lasciapassare. Diversa sarà però la storia al Congresso, dove il partito di Trump ha la maggioranza con 53 a 47, e dove servono almeno 67 voti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DONALD TRUMP, IMPEACHMENT AL VIA DOPO L’ANNUNCIO DELLA PELOSI
Prosegue inesorabile l’impeachment verso il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il nuovo lascia passare è giunto poco fa, quando la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, considerata la donna più forte al governo nonché il nemico numero uno del tycoon, ha specificato che il commander in chief sarà messo in stato d’accusa. La Pelosi ha chiesto alla commissione giustizia della camera di redigere gli articoli appositi, sostenendo che il presidente ha violato la costituzione ed ha abusato del suo potere: “Il presidente – le parole della Pelosi nel suo annuncio – non ci lascia altra scelta che agire perché, ancora una volta, ha cercato di corrompere le nostre elezioni a suo vantaggio. Chiedo oggi al presidente del Comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti Jerry Nadler di iniziare a redigere gli articoli d’accusa”.
DONALD TRUMP, L’IMPEACHMENT PROSEGUE: I DEM PUNTANO AL VOTO ENTRO NATALE
Per la Pelosi, Trump deve essere messo in stato d’accusa perché “ha sollecitato l’interferenza di un Governo straniero, quello dell’Ucraina, per trarre vantaggio nella sua rielezione”, mettendo quindi i suoi interessi politici e personali “al di sopra di quelli degli Stati Uniti”. Le accuse di cui parla la Pelosi riguardano le presunte pressioni nei confronti di Volodimir Zelensky, il presidente dell’Ucraino, affinchè quest’ultimo riaprisse le indagini nei confronti del democratico Joe Biden, uno dei grandi rivali politici proprio di Trump. Immediata la reazione dello stesso numero uno a stelle e strisce, che ha spiegato che i Democratici dovrebbero “vergognarsi”. Obiettivo dei Dem, quello di andare al voto alla Camera entro Natale, quindi all’inizio del 2020 il tutto ricadrebbe nelle mani del Senato, che ricordiamo, è a maggioranza Repubblicana, e dove non sembrano esservi i margini per una condanna.