La terza stagione de I Medici su Rai Uno fornisce lo spunto per ripercorrere pagine importanti di storia. L’ultima puntata della saga medicea si era conclusa con l’annuncio della morte di Papa Sisto IV (cui succederà Papa Innocenzo VIII), avversario politico di Lorenzo il Magnifico, che mai gli perdonò l’aver appoggiato, mediante i contatti presi dal nipote Riario, alla Congiura dei Pazzi, avvenuta il 26 aprile del 1478 durante la Santa Messa nel Duomo di Santa Maria del Fiore, in cui perse la vita il fratello Giuliano. Lorenzo, riuscito a scampare alla congiura, si vendicò in maniera durissima procedendo a giustiziare tutti i congiurati, tra cui l’arcivescovo di Pisa Francesco Salviati. Papa Sisto, dal momento che uccidere un ecclesiastico equivaleva a essere scomunicati dalla Chiesa, replicò con la scomunica contro Lorenzo e due anni di guerra contro Firenze. Il conflitto contro la signoria medicea si rivelò per il Vaticano un insuccesso, dal momento che le forze che avevano congiurato contro il Magnifico non intervennero nella contesa.
PAPA INNOCENZO VIII SUCCEDE A PAPA SISTO IV
Papa Sisto IV, la cui politica estera venne ampiamente condizionata – in maniera nefasta – dall’influenza del nipote Girolamo Riario, morì il 12 agosto del 1484, a causa di una febbre persistente. A succedergli, diventando il 213esimo papa della Chiesa cattolica, fu Innocenzo VIII, nato Giovanni Battista Cybo, interpretato nella serie da Neri Marcorè. Il cardinale Cybo venne eletto Papa dal conclave come risposta alla necessità di uscire dallo stallo provocato dalla contesa tra i due cardinali che si contendevano più di tutti la Tiara papale: Giuliano Della Rovere e Rodrigo Borgia. Il primo era allora ancora troppo giovane (aveva 41 anni) per ambire al Soglio pontificio; il secondo non aveva dalla sua parte un numero bastevole per garantirsi l’elezione. Il cardinale Cybo venne allora individuato come il profilo più adatto a svolgere il ruolo di “Papa di transizione” in funzione di una debolezza di carattere che lo avrebbe reso sensibile alle influenze di coloro che lo avevano eletto.
PAPA INNOCENZO VIII E L’AMICIZIA CON LORENZO IL MAGNIFICO
Per l’elezione di quello che sarebbe poi diventato Papa Innocenzo VIII fu decisiva l’indicazione del cardinale Della Rovere. Giovanni Battista Cybo, nato a Genova nel 1432, aveva solo 52 anni al momento dell’incoronazione a San Pietro, ma la sua salute cagionevole lasciava presupporre che il suo non sarebbe stato un lungo pontificato. Rispetto ai rapporti con Firenze si può citare il giudizio che di lui ebbe ad esprimere l’ambasciatore della signoria, che ne parlò come di un uomo atto più a ricevere conigli che a dispensarne. Ciò non significa che Innocenzo VIII mancasse di una propria visione del mondo, ma che difettasse dell’attitudine al comando. Diametralmente opposta rispetto a quella del suo predecessore fu la relazione con Lorenzo de’ Medici, che individuò nella scarsa propensione del Pontefice a trattare di affari politici la possibilità di influenzarlo coi propri orientamenti. Tra i due, fra il 1486 e la morte del Papa nel 1492 si sviluppò un legame d’amicizia.