La morte di Davide Vannoni, il guru del cosiddetto “metodo Stamina“, sta provocando diverse reazioni sui social in relazione alle parole utilizzate da alcune testate giornalistiche che hanno definito l’ideatore di quella che finì per rivelarsi una truffa con appellativi quali “studioso”, “biologo” o “scienziato”. Basta fare un rapido giro su Twitter per leggere cinguettii di questo tenore. Tra coloro che hanno contribuito alla popolarità di Stamina vi sono – certamente in buona fede – anche Le Iene. Giulio Golia, l’inviato che fece diversi servizi sui presunti benefici della “terapia” a base di cellule staminali, ha concesso una breve dichiarazione ad AdnKronos: “Mi dispiace per l’uomo, era malato da tempo. Quella di Vannoni è una storia molto travagliata. Mi dispiace per la i suoi familiari“. Parole che con ogni probabilità solleveranno un nuovo polverone di polemiche. (agg. di Dario D’Angelo)
DAVIDE VANNONI E’ MORTO
Davide Vannoni è morto: oggi, martedì 10 dicembre, l’inventore del “metodo Stamina” si è spento dopo una lunga battaglia con la malattia. Come riporta La Stampa, il 53enne ha deceduto a Torino dopo un lungo ricovero in ospedale per un male incurabile. A confermare la sua morte, l’avvocato Liborio Cataliotti. Diventato famoso nel 2013, Vannoni aveva elaborato un controverso sistema che sosteneva potesse curare diverse malattie neurodegenerative attraverso la somministrazione di cellule staminali. Un trattamento che aveva raccolto grande sostegno anche grazie ad alcuni servizi de Le Iene, ma bocciato dagli scienziati. L’ultima bocciatura, la più importante, era arrivata dal comitato nominato dal ministero della Salute: «Le cure alternative che non sono riconosciute dal sistema scientifico nazionale e internazionale hanno la stessa valenza di chi fa le telefonate ai maghi per farsi curare; ma i maghi non sono né legittimati né sovvenzionati dallo Stato», la posizione dell’ex ministro Beatrice Lorenzin.
DAVIDE VANNONI E’ MORTO, PADRE METODO STAMINA ERA MALATO
Il metodo Stamina non aveva validità scientifica, dunque, ma nonostante ciò molte persone con gravi malattie erano arrivate a chiedere di poter accedere al trattamento, mettendo pressione al Governo. Senza dimenticare che molti personaggi pubblici e alcuni partiti, a partire dal Movimento 5 Stelle, si erano schierati al fianco di Davide Vannoni. Come riporta La Stampa, il metodo Stamina riuscì comunque ad ottenere il parere favorevole di Aifa e della Regione Lombardia come «cura compassionevole e gratuita da somministrare presso una struttura pubblica, gli Ospedali Civili di Brescia». Davide Vannoni è stato poi condannato con pene pesanti, a partire dal reato di associazione a delinquere (patteggiamento a 22 mesi di reclusione). Malato da tempo, Vannoni aveva accusato problemi di salute già in carcere ma nonostante ciò era stata respinta la richiesta di scarcerazione. Oggi, all’età di 53 anni, si è spento.