Il video con gli highlights e i gol di Inter Barcellona 1-2 riserva una grossa delusione ai tifosi nerazzurri che speravano nel passaggio del turno e nella qualificazione agli ottavi di Champions League. Invece i blaugrana, nonostante il turn-over e la maggior parte dei titolari in panchina, ha condannato la Beneamata ai sedicesimi di Europa League: il BorussiaDortmund, battendo lo Slavia Praga con lo stesso punteggio, ha relegato la squadra di Conte al terzo posto nel gruppo F. Aumentano i rimpianti per la rimonta subita al Westfalenstadion e per le occasioni non sfruttate da Lukaku e Lautaro Martinez contro i campioni di Spagna. L’attaccante belga ha pure firmato il gol del momentaneo pari a pochi minuti dall’intervallo (rispondendo così a Carles Perez che aveva aperto le danze con la complicità di Godin) ma ha poi sprecato un mucchio di occasioni importanti calciando addosso a Neto. Gli uomini di Valverde sono stati molto più cinici e concreti, ok che mancava Messi ma la Pulce non avrebbe mai vinto sei Palloni d’Oro se non avesse giocato in una delle squadre più forti di tutti i tempi, che può permettersi il lusso di far entrare nel secondo tempo gente come De Jong, Suarez e Ansu Fati. Il terribile baby prodigio nato nel 2002 (anno che rievoca brutti ricordi agli interisti) con un tocco da biliardo a quattro minuti dal novantesimo fulmina Handanovic e gela il Meazza che piomba così in un silenzio di tomba, surreale considerando il record di presenze e di incassi. Sicuramente hanno pesato le assenze di Barella, Sensi e Gagliardini: Borja Valero, Brozovic e Vecino ce l’hanno messa tutta e il loro impegno è stato encomiabile per usare un eufemismo, ma a un certo punto era evidente che si reggevano a malapena in piedi. Sforziamoci di guardare il lato positivo: in Europa League l’Inter ha tutte le carte in regola per fare molta strada, a patto di metabolizzare in fretta la delusione e approcciare questo torneo con la giusta mentalità, cosa che spesso manca alle squadre italiane.
LE DICHIARAZIONI
Il primo a parlare, nonostante la forte delusione per l’eliminazione dalla Champions League, è il portiere e capitano Samir Handanovic: “Ci è mancato il gol nel secondo tempo, abbiamo attaccato creando tante occasioni. Si sapeva che in contropiede sono micidiali e potevano farci molto male visto che spendevamo tutte le energie per attaccare e quando dovevamo difenderci andavamo in affanno. Sconfitta che brucia ma che spero non incida sul campionato, prima della sosta natalizia ci aspettano due partite importanti, abbiamo tutto il tempo per ricaricare le batterie e ripartire di slancio. Meritavamo di passare il turno, purtroppo non è successo e dobbiamo fare tesoro degli errori commessi evitando di commetterli nuovamente in futuro”. Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto anche il tecnico del Barcellona, Ernesto Valverde, fornendo un’analisi semplice ma lucida del match: “Puoi preparare le partite come ti pare, poi nessuno può sapere con certezza cosa accadrà nei novanta minuti. L’Inter ci ha aggredito con un pressing asfissiante senza concederci un attimo di tregua e di respiro, i nerazzurri sono stati traditi dal nervosismo e dalla frenesia di vincere a tutti i costi, noi che non avevamo nulla da perdere nel finale avevamo più energie sul piano fisico e mentale e questo ci ha permesso di avere la meglio”. Il commento più atteso è ovviamente quello di Antonio Conte: “Le occasioni per vincere la partita ci sono state, purtroppo ci è mancato quel pizzico di freddezza e precisione per concretizzare le azioni create. Ho poco da rimproverare ai calciatori, hanno dato veramente tutto, purtroppo è arrivato il gol degli avversari anziché quello nostro, proprio nel momento di massimo sforzo. Dispiace soprattutto per chi è sceso in campo e per i tifosi sugli spalti, c’era un’atmosfera incredibile a San Siro e ci tenevamo a regalare loro una serata di festa. Col senno di poi meritavamo di passare, non ci resta che riflettere sui motivi e sulle cause che hanno portato all’eliminazione e rialzarci per riprendere il cammino”.
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