Prosegue la finale di X Factor 2019 e durante la sfida si alternano ospiti di lusso sul palco di Sky Uno. Tra queste la classe 1996, Lous and the Yakuza, cantante congolese, che ormai vive in Belgio dove si è iscritta alla facoltà di filosofia. Questa sera ripropone il suo grande successo di “Dilemma” che nelle classifiche italiane ha agganciato la posizione numero due della Viral 50 Italia. In tal senso il conduttore Cattelan svela un piccolo aneddoto che farà piacere a Lous and The Yakuza: “Mi ricordo esattamente il momento in cui ho ascoltato la sua canzone, mi fermai in macchina con Shazam per scoprire il titolo di quella canzone che stavo ascoltantdo. Non potevo perdermela per nulla al mondo. La ringrazio per essere stati qui con noi e ci tengo a farle un caloroso in bocca al lupo per il suo nuovo album”.
Lous and the Yakuza opsite di lusso ad X Factor 2019
Lous and the Yakuza è l’ospite internazionale della finale di X Factor 2019, il talent show condotto da Alessandro Cattelan e trasmesso giovedì 12 dicembre 2019 in prima serata su Sky Uno. La stella nascente della musica internazionale arriva in Italia dopo il grande successo di “Dilemma” che nelle classifiche italiane ha debuttato alla posizione numero 2° della Viral 50 Italia di Spotify e nella Top 20 della classifica Shazam Italia. A soli 23 anni Lous è una delle promesse della musica mondiale e in questi giorni pubblica il secondo singolo “Tout Est Gore” che anticipa l’album di debutto dal titolo “Gore” in uscita nel 2020. Un successo esplosivo per Lous che parlando della sua musica ha raccontato a Rockol.it: “voglio che la musica sia onesta, voglio che i testi siano di una realtà brutale. Amo quando la realtà e la verità ti colpiscono in faccia e spero che il mio album sia questo”.
Lous and the Yakuza: dal Congo al successo con Dilemma
Classe 1996, Lous and the Yakuza è nata in Congo, ma giovanissima si è trasferita in Belgio dove si è iscritta alla facoltà di filosofia. Non solo, Lous ha cominciato a studiare solfeggio, dedicandosi anche alla scrittura dei suoi primi testi. Poi sono arrivate le prime canzoni fino all’album d’esordio “Gore” registrato tra il Belgio, Parigi e Barcellona e prodotto da El Guincho. Parlando proprio della sua vita in Congo, l’artista ha dichiarato: “quando ero in Congo noi eravamo ricchi a paragone del resto delle persone del Congo, poi siamo arrivati in Belgio ed era proprio un ghetto e in Ruanda era un mezzo ghetto e poi in Belgio lo scenario è stato di nuovo super ricco e poi super povero, quindi era sempre un su e giù”. Quegli anni difficili, fatti di privazioni, hanno sicuramente fatto crescere e maturare molto prima la giovane cantante che ha trovato nella musica la sua valvola di sfogo: “avevamo così poco e condividevamo così tanto. È questo la musica per me: è dare tutto, tutto quello che hai”.