Vittoria dell’ex premier dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune. Come riferito poco fa dai colleghi dell’agenzia Ansa, il primo ministro, esponente molto vicino ai militari, ha vinto le elezioni presidenziali con il 58.15% dei voti totali. Una percentuale che gli permette di ottenere subito l’incarico, evitando di andare così al ballottaggio. Ad annunciare il risultato e la conseguente vittoria di Tobboune, è stato il presidente dell’Autorità nazionale indipendente delle elezioni (Anie), Mohamed Charfi, attraverso una conferenza stampa che è stata trasmessa in diretta tv dal network satellitare Al Jazeera. Lo scorso aprile era caduto dopo ventanni il presidente Abdelaziz Bouteflika ma la tornata elettorale di questi giorni è stata boicottata dalla piazza, in quanto i candidati erano tutti ex uomini del presidente uscente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Zingaretti “Bisogna credere nell’alleanza di governo”
Sono parole significative quelle rilasciate stamane da parte del segretario generale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Alla luce delle recenti polemiche scoppiate post-Mes, della defezione di Italia Viva, e di possibile nuove “fughe”, il numero uno del Pd ha invitato i suoi a rimanere uniti e a continuare a credere nell’alleanza di governo: “Noi abbiamo lavorato in questi mesi per rafforzare il profilo di una forza riformista, il Pd non si nutre di polemiche, e non rinuncia a impegnarsi per una prospettiva di crescita. Rimaniamo convinti sull’impianto di questa maggioranza: non un contratto ma una alleanza. Oggi questa impostazione viene messa in discussione ma a noi appare ancora più necessaria che ad agosto”. Parole che lo stesso Zingaretti ha detto alla direzione nazionale del partito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie USA: rinvio a sorpresa per l’Impeachment (13 dicembre)
Piccolo colpo di scena per l’Impeachment nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Come riferito poco fa dai colleghi dell’agenzia Ansa, la commissione giustizia della Camera, dopo 15 ore di seduta, ha deciso di rinviare a sorpresa, il voto sugli articoli dello stesso “stato d’accusa”. La commissione si riaggiornerà alle ore 16:00 italiane, quando a Washington saranno le 10 di mattina, e quando si terrà finalmente la votazione sui due articoli di abuso di potere, e ostruzione al Congresso, di cui lo stesso tycoon è accusato. Il rinvio è stato comunicato dal democratico Jerrold Nadler, il presidente della commissione giustizia, a seguito dell’ostruzionismo dei repubblicani, che hanno continuato a presentare emendamenti e ad intervenire in difesa di Trump e del loro partito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Salvini indagato per voli di Stato (13 dicembre)
Matteo Salvini indagato per voli di Stato: il Tribunale dei Ministri ha già ricevuto gli atti trasmessi dalla Procura di Roma. L’organo verificherà se i viaggi di lavoro istituzionali corrispondevano con le date dei convegni di lavoro elettorali. I viaggi che Salvini ha compiuto nell’esecuzione del suo mandato sono 35 e per i pubblici ministeri di Roma il presunto illecito penale più grave sarebbe l’ abuso d’ufficio. Il segretario federale della Lega ha tenuto a precisare: «Leggo che sono inquisito. Ma tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato, da ministro del’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri».
ULTIME NOTIZIE, SCIOPERI DEI GIUDICI DI PACE: “PIU’ RETRIBUZIONE”
L’incontro avvenuto in data 4 dicembre tra i Giudici di Pace ed il ministro di Giustizia Bonafede non è stato soddisfacente. Le garanzie per ottenere una retribuzione degna e dignitosa sono venute meno. In segno di protesta i Giudici di Pace hanno proclamato astensioni parziali dalle udienze dal 6 gennaio al 1 febbraio 2020. Durante lo sciopero verranno assicurati i servizi e le prestazioni nel rispetto delle normative di autoregolamentazione. In una determinante missiva inviata al ministro Bonafede, i magistrati hanno espresso la loro delusione per non aver ottenuto con il trascorrere del tempo giustizia da coloro che ogni giorno lavorano per garantire giustizia. I Giudici di Pace chiedono inoltre che si faccia chiarezza sui motivi che inducono il Governo a riporre l’attenzione solo sui precari e non ai magistrati, rinviando al mittente ogni richiesta legittima di tutela dei loro interessi di un equa retribuzione. Al termine della lettera i magistrati confermano la loro intenzione di non subire passivamente di fronte a pezze giustificative cavillose ed assurde del Governo. Ad esprimere la propria solidarietà nei confronti dei Giudici di Pace è intervenuta l’Associazione Nazionale Magistrati che già in passato aveva espresso un parere favorevole nel reperire i doverosi finanziamenti, “peraltro stimati in cifre di non particolare impatto sul bilancio dello Stato”.
ULTIME NOTIZIE, TRE SENATORI M5S PASSANO ALLA LEGA
Con una nota Matteo Salvini accoglie i senatori Ugo Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi nella Lega. I tre parlamentari hanno lasciato definitivamente il Movimento Cinque Stelle. Il leader del Carroccio ha dato il benvenuto al senatore: “Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd”. Salvini è sicuro che la sua collaborazione renderà più efficiente la giustizia in Italia, apportando modifiche sostanziali al mondo universitario. Grassi giustifica il cambio di partito non tanto per un divario di opinioni quanto per la convinzione del Movimento Cinque Stelle di prendere le decisione per il Paese in totale solitudine. Gli effetti di questa arbitraria decisione, prosegue il senatore, stanno producendo gravi conseguenze negative. Un esempio è dato dall’essenza totale di programmazione per salvare l’Ilva. Dura è stata la risposta del Movimento Cinque Stelle: “Se queste persone vogliono lasciare il M5S – ribadisce Luigi Di Maio – perché pensano che non ne avranno abbastanza potere, allora passino alla Lega ma non raccontino balle ai cittadini”. Secondo il premier del Movimento Cinque Stelle il passaggio alla Lega è dovuto a qualche promessa, un seggio o altri vantaggi. Per Di Maio Grassi dovrebbe consegnare una lettera al Senato motivando la scelta di passare ad un altro partito, con l’intesa di avere tradito la fiducia di coloro che lo hanno votato. Un tale gesto non comporterebbe a delle conseguenze negative. Che vada pure a casa, prosegue il premier del Movimento Cinque Stelle, altrimenti “a quella lettera alleghino anche un listino prezzi sul mercato delle vacche”.