Massimo Giletti è stato caparbio, è andato avanti per la sua strada e non si tirato indietro dal raccontare fino in fondo la triste storia delle sorelle Napoli, minacciate dalla mafia. Le donne hanno resistito ad anni di vessazione, hanno denunciato e sono state derise dal comune in cui vivevano, quello di Mezzojuso, lo stesso comune che il Consiglio dei Ministri ha deciso di chiudere per infiltrazioni mafiose. Massimo Giletti ha vinto la sua causa, il sindaco del comune siciliano l’aveva denunciato per diffamazione ma il giudice ha dato ragione al giornalista di La7, i quanto il fatto non sussiste. “Sono contento di aver creduto in questa storia fin dal primo momento, di aver scavato, di non aver mai mollato la presa, che poi è quello che un giornalista deve fare sul campo” parla con queste parole il presentatore di “Non è l’arena” in un’intervista a “Il Tempo”. Con il sindaco era finita quasi a botte, il primo cittadino non mandava già le insistenti domande di Giletti, il quale afferma di aver capito che qualcosa non andava in quel paesini semplicemente guardando negli occhi le sorelle Ina, Irene e Anna. “Il loro sguardo diceva tutto…venivano chiamate le dannate…quelle donne avevano la disperazione stampata in faccia” continua Massimo Giletti.
Il prezioso lavoro di Massimo Giletti
Il giornalista è contento, ha sentito le tre sorelle che piangevano dall’emozione; da troppo tempo venivano derise dal loro stesso paese. Forse le donne torneranno in Tv, a parlare della loro terra per la quale hanno subito anni di minacce. Afferma di essere felice poiché ha dimostrato il lavoro svolto aveva basi solide. Contento anche per la presenza dello Stato, intervenuto a difesa dell’azienda agricola delle sorelle Napoli, che hanno combattuto strenuamente per tenere ciò che era loro. Giletti è soddisfatto anche per una altro motivo: “Lo scioglimento del Comune è una vittoria della Tv che non brucia la storia in una sola puntata ma diventa seriale. è a Sicilia che vuole cambiare e riceve una risposta importante dallo Stato”. Massimo Giletti continuerà a fare il suo mestiere, anche se lo scioglimento del Comune non cambierà l’isolamento delle tre donne. “…continuerò a denunciare. Credo che la Tv abbia un compito difficile, quello di raccontare la verità. Non depistare dando spazio a chi racconta altro”.