Per la prima volta Monica Bellucci recita a teatro. Lo fa nei panni di Maria Callas al Marigny, dove interpreta “alcune lettere dell’artista e stralci delle sue memorie”. Lo fa con emozione palpabile, ma anche sentendosi a suo agio nei panni della cantante, come ha raccontato in un’intervista a “La Stampa”: “In scena indosso uno dei suoi vestiti, prestato da un atelier di Milano. Mi va perfettamente, non abbiamo fatto nessuna modifica. Credo che già quell’abito trasmetta qualcosa al pubblico“. C’è qualcosa di particolare ad accomunare Monica Bellucci e Maria Callas secondo l’attrice italiana: “La mediterraneità. Quando guardo gli occhi di Maria, ci vedo le donne che ho sempre amato: la Magnani, la Loren, Monica Vitti, il loro sguardo melanconico. Una mediterranea guarda in modo diverso rispetto alla Bardot o Jeanne Moreau: la loro era una femminilità più sbarazzina. Le donne del Mediterraneo si portano dietro un peso che viene dalla terra. Penso a un film in particolare. L’avventura, di Antonioni. La Vitti e Lea Massari erano giovanissime, ma sembravano più grandi della loro età. Avevano una femminilità arcaica, proprio come Maria“.
MONICA BELLUCCI: “IL MIO RITMO E’ LENTO…”
Monica Bellucci osserva però che ci sono delle differenze di fondo importanti tra lei e il personaggio che interpreta: “Dico sempre che sono il prodotto del mio sogno, perché volevo fare l’attrice già da piccola. Ma c’ è una bella differenza tra me e Maria. Lei è stata preparata alla sua carriera fin da bambina, con una madre che le faceva pressione e poi l’ ha sfruttata, anche finanziariamente. Io ho iniziato a lavorare nella moda molto giovane, ma poi sono andata pianissimo. Ho fatto il primo film a 25 anni. La prima figlia a quarant’ anni. Il mio primo spettacolo in teatro ora a 55. Il mio ritmo è questo, lento. (…) Con le sue lettere ripercorro la vita di questa donna. In quella inviata a Onassis, lei si dà in un modo totale. Eppure già sente che lui se ne sta andando“. Quando le viene chiesto se lei avrebbe potuto scrivere una lettera del genere, Monica replica: “Oggi si mandano solo sms. In ogni caso, essere capaci di provare sensazioni forti, che fanno pure male, è una grande fortuna. Ho molta più pena delle persone che non sentono niente o che si chiudono neutralizzando i propri sentimenti. Alla fine soffrono di più di chi sa amare“.
MONICA BELLUCCI: “IO A SANREMO? VEDIAMO”
Ma nell’intervista concessa a La Stampa da Monica Bellucci il racconto della sua esperienza a teatro si mescola con la sua vita privata: “I tempi sono cambiati e meno male. Io a 48 anni ho potuto dire a mio marito (ndr, Vincent Cassel): ciao, me ne vado, è finita. A quell’ età non avevo paura per il mio futuro. La Callas lasciò Giovanni Battista Meneghini e venne fatta a pezzi. Io ho più di 50 anni e ho tantissimi progetti. All’epoca di Maria avevi 40 anni ed eri finita. Le mie figlie? n giorno sono andata a prendere a scuola Léonie, che ha nove anni, e l’ ho portata con me alle prove. L’ho vista molto incuriosita. Deva, che ha 15 anni, è venuta a vedermi, senza che io lo sapessi. Dopo non mi ha detto nulla, ma credo le sia piaciuto. L’ho sentito“. Nel futuro della Bellucci potrebbe trovare spazio una presenza al Festival di Sanremo come vociferato in questi giorni? “Mi hanno fatto una proposta molto carina, ma bisogna vedere i tempi: ci sono gli impegni di lavoro e soprattutto le mie bambine“. Chiusura dedicata a Cristiano Malgioglio, che in un video musicale ha ricalcato le sue sinuose movenze in Malena. La Bellucci non lo ha vissuto come un affronto: “Per niente. È semplicemente stupendo. Vuol dire che quel film ha toccato qualcosa di profondo, che è entrato nella cultura popolare. Cristiano, grazie di cuore“.