Simone Avincola sarà protagonista della finale di Sanremo Giovani 2019 con il brano “Un Rider“. E’ tra i 10 finalisti dell’edizione di quest’anno della kermesse che si concluderà con la selezione di 5 Nuove Proposte. In palio c’è la gara più ambita nel mondo della musica, il Festival di Sanremo che quest’anno andrà in onda dal 4 all’8 febbraio. Il cantautore romano, scuderia Leave Music, ha iniziato il lungo percorso per conquistare il palco del Festival di Sanremo 2020 dal mese di ottobre. Durissima la prima selezione in cui sono stati ascoltati ben 842 brani, poi il provino dal vivo dove erano presenti ben 65 partecipanti e infine i 20 semifinalisti che hanno partecipato alle quattro puntate di Sanremo Giovani a Italia Sì.
Avincola, “Un rider”: così nell’ultima puntata
Avincola, nel corso dell’ultima puntata condotta da Marco Liorni, l’ha spuntata con “Un rider” insieme a Eugenio in Via Di Gioia con Tsunami, Jefeo con Un due Tre stella, i Reclame con Il viaggio di ritorno. Durante lo show si sono sfidati tutti i cantanti ancora in gara quindi Avinicola ha avuto la meglio sul ragusano Nico Arezzo che ha gareggiato con il brano Un Rider, portando l’underground nella scena della musica italiana. Il brano racconta due storie in una, da un lato un amore che si strugge tra il desiderio e la rassegnazione e dall’altra le difficoltà della vita quotidiana fatta di un susseguirsi di lavori che spesso ci alienano dal mondo e dalle dinamiche della vita sociale. Al termine della gara sul profilo Facebook ha dichiarato: “Mentre ero in diretta tv vi ho pensato. Per un attimo vi ho visto oltre le telecamere che cantavate la storia dei tanti riders che, come me, sfrecciano da una parte all’altra delle città. E vi ho sentiti. Uno per uno. Per questo voglio dedicare a tutti voi tutta questa gioia che mi sento addosso! Vi abbraccio e vi aspetto il 19 dicembre su Rai1 per la finale di Sanremo Giovani”.
Non una novità nel panorama artistico
Simone, in arte Avincola, non è di certo una novità nel panorama artistico musicale. Tantissimi sono i meriti del romano che ha conquistato Fiorello con Canzone Stupida e ha inciso una versione unplugged di Io mi fermo qua con Riccardo Sinigallia. Avincola non è conosciuto solo nell’ambiente discografico, ma anche nel mondo social, dove è molto apprezzato. Il cantautore è riuscito a mutare in fenomeno virale il suo primo album Così canterò fra vent’anni. L’artista è molto apprezzato proprio per aver saputo portare nella musica la vita di tutti i giorni, le azioni quotidiane che scandiscono la nostra routine. Protagonisti delle sue canzoni, che spaziano tra i generi più disparati, sono le generazioni di trent’enni sempre più rarefatte e incerte, le città, le grandi metropoli, che da un lato regalano sogni e speranze e dall’altro le spezzano. Sul palco di Sanremo Giovani il pubblico ha saputo conoscere ed apprezzare la novità del cantautore che con il brano “Un rider” porta in scena antiche sonorità degli anni ’80 e accenni di indie-pop molto contemporaneo che un po’ richiama proposte indie già esistenti ed apprezzate come quella di Calcutta. Una canzone tutto sommato che parla d’amore, piacevole da ascoltare, ma dove si sente fortemente l’artista e la propria personalità. Ha ottime possibilità di passare alla fase successiva. L’artista pubblica il primo Ep a soli 21 anni e vince nel 2009 la prima edizione del Premio Stefano Rosso. Da qui l’esibizione nei più importanti club della capitale e nelle più prestigiose kermesse sonore e rassegne italiane. Pubblica altri due album nel 2014 (Così canterò tra vent’anni) e nel 2015 (Km28) per poi dedicarsi per ben due anni alla ricerca di un percorso artistico unico. Già nel 2016 ha partecipato a Sanremo Giovani senza avere però successo.