Nuovi aggiornamenti sul caso Russiagate. La Cassazione ha accolto la richiesta del pg, respingendo il ricorso di Gianluca Savoini: confermati i decreti di sequestro a carico dell’ex portavoce di Matteo Salvini. Come riporta Repubblica, si tratta del sequestro di due telefoni cellulari, di documenti e di alcune chiavette Usb. Ricordiamo che il referente dell’associazione Lombardia-Russia è indagato per corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fondi russi al Carroccio: Savoini, con l’avvocato Meranda e il consulente Vannucci, discusse con i russi all’hotel Metropol di Mosca una compravendita di petrolio che avrebbe dovuto mascherare un finanziamento di 65 milioni di dollari al partito di Matteo Salvini, secondo gli inquirenti.
RUSSIAGATE, CASSAZIONE RESPINGE RICORSO DI SAVOINI: OK SEQUESTRI
Fari puntati sull’audio dell’hotel Metropole, un file di un’ora e quindici minuti consegnato ai pubblici ministeri da un giornalista de L’Espresso. Come spiega Sky Tg 24, il cronista non ha rivelato da chi lo ha avuto – avvalendosi del segreto professionale – e per questo motivo la difesa di Savoini ha fatto ricorso alla Suprema Corte affermando che si tratta di un documento inutilizzabile. Tesi respinta dalla Cassazione, che ha dato il via libera all’utilizzabilità dell’audio e ha confermato la legittimità degli atti dell’indagine. Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni su una delle inchieste più roventi del panorama politico: ricordiamo che il denaro in questione sarebbe servito per la campagna elettorale delle elezioni Europee, ma i coinvolti – Salvini e Savoini in primis – hanno sempre smentito il presunto accordo.