Barbara Alberti è un fiume in piena nella lunga intervista ai microfoni di Vieni da me. «C’è una persona che non avresti mai voluto conoscere?», ha chiesto Caterina Balivo, netta la replica della scrittrice: «Parecchie, però devo dire che è sempre colpa mia: mi credo più buona di quel che sono. Sopporto, sopporto, ma poi sbotto. Non vorrei aver mai conosciuto quel chirurgo che in un’operazione mi stava facendo morire di setticemia e non se ne era accorto. Persone così, che mi hanno fatto del male o che mi hanno annoiata. E’ la mia presunzione che mi frega». E c’è qualcosa di cui Barbara Alberti si vergogna? «Caterina, ti pare che ne parlerei in tv. Ci sono delle cose che mi mettono a disagio come la mancanza di memoria:io ormai faccio finta di conoscere tutti visto che non mi ricordo niente, per non fare la figura della vecchia scema». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BARBARA ALBERTI OSPITE A VIENI DA ME
Barbara Alberti a 360° ai microfoni di Vieni da me. «Se dico sempre la verità? No, mi viene comodo ma ai nemici si mente sempre. Ai nemici ed ai rompipalle… (ride, ndr)», ha esordito così la nota scrittrice, che è poi tornata sull’autobiografia di Vittorio Sgarbi: «Non ho inventato nulla. L’ho scritto come se fosse lui a parlare, non ho inventato nulla: era la cronaca scritta dei viaggi fatti con lui». Una battuta sulla presunta inesattezza legata a Raffaella Carrà ed al programma condotto negli anni Novanta al fianco del critico d’arte: «Scrissi che Sgarbi venne imposto? Io non mi ricordo assolutamente (ride, ndr). E’ una cosa nuova per me, tu credi che io possieda i miei libri? Avrà sicuramente ragione. Non è detto che sia tutto vero ciò che ho scritto. Se mi contraddico? Sicuro».
BARBARA ALBERTI: “40 ANNI FA MI SONO RIFATTA IL SENO”
Barbara Alberti si è poi soffermata sulla chirurgia estetica: «E’ una grandissima invenzione moderna, che può riparare tantissimi complessi e problemi: ho conosciuto tantissime persone che sono rinate. Anche io ho avuto un complesso, invisibile a occhio nudo, era terribile per me: dopo averlo risolto, sono stata felice e non ci ho pensato. In un libro mi preoccupo molto dell’obbligo sociale della plastica e della demonizzazione della vecchiaia femminile: la vecchiaia è una maledizione biblica ed è la porta della morte». Poi entra nel dettaglio a proposito dell’intervento fatto in passato: «Non mi sono fatta un lifting, ma mi sono rifatta il seno: mi spiace dirlo perché sono molto segreta. E’ stato un sogno: mi sono ridotta il seno. Esistono le sfortune, ci sono persone che hanno un figlio a 20 anni e gli casca tutto. Avevo un complesso, poi grazie ad un’amica mi sono affidata alla chirurgia».