Paolo Ruffini parla a Verissimo della fine della storia d’amore con Diana Del Bufalo. Quali sono i bilanci del 2019? “Ho fatto 41 anni a novembre. Si cresce sempre e non si invecchia mai. Si fa esperienza ma si cerca d’imparare”. L’attore ha raccontato che sta cercando di essere più sicuro di sè accettando il suo modo di essere: “La vita è una serie straordinaria di difetti”. È stato un anno importante per lui ma con un finale non troppo lieto: “Qualsiasi cosa che finisce in maniera dolorosa fa star male, però in amore si fanno errori come nella vita. Tutto sta nella gestione di questi errori. Io forse non ho gestito bene questi errori.” Ruffini però soffre a vedere Diana in questo modo: “Io l’ho amata tanto. L’amore è un continuo, non termina. Credo che due persona che si amano tanto non devono stare per forza insieme”. La relazione è ormai chiusa ma il bel ricordo di lei rimane: “Non voglio macchiare o confondere. Mi dispiace per quello che ha scritto, però lei e rimarrà sempre una principessa Disney meravigliosa”. La Toffanin chiede se ci sono possibilità di un ritorno di fiamma tra i due, lui non ne è convinto: “L’ultima volta che ho parlato con lei mi ha fatto promettere di proteggere la storia. Dalle sue parole però vedo che sta soffrendo molto però le auguro di trascorrere il migliore dei Natali”. (Chiara Greco)
Paolo Ruffini e la fine della sua storia d’amore
Ospite a Verissimo, Paolo Ruffini, attore, regista e conduttore televisivo livornese parla del suo Up & down – Una favola normale, lo spettacolo natalizio tratto dal suo ‘lavoro migliore’ andato in scena in numerosi teatri italiani durante gli scorsi mesi. Lo show, in onda il 25 dicembre in prima serata su Italia 1, vedrà protagonisti i ragazzi che lo hanno accompagnato in questa avventura sostenendo lui e il suo progetto apparentemente ‘azzardato’. Non dev’essere stato facile, almeno inizialmente, fare di un’idea una produzione concreta di questo livello. E non dev’essere stato facile nemmeno coordinare le menti estrose dei personaggi, tutti quanti affetti dalla sindrome di Down che per l’occasione è diventata ‘sindrome di Up’. Questa condizione, guarda un po’, è contagiosa: lo stesso Paolo, alla fine, ha scoperto di essere “diversamente abile, diversamente normale e meravigliosamente diverso”. Una morale non così tanto scontata, se si pensa che le discriminazioni, in campo lavorativo e non solo, fanno ancora notizia. Lo show di Ruffini è comico, ma si propone anche di fare riflettere con un’indagine diretta e poetica sulla società contemporanea. Ingredienti irrinunciabili, l’ironia e l’irriverenza che l’hanno reso famoso, qui messe a servizio per trasmettere un messaggio veramente importante.
Paolo Ruffini, storia finita con Diana Del Bufalo
Ma non è solo di questo che si parlerà a Verissimo. Insieme a Silvia Toffanin, Paolo Ruffini avrà modo di fare un bilancio del suo 2019 sia dal punto di vista artistico che da quello privato/sentimentale. È recente la notizia del suo allontanamento da Diana Del Bufalo, la collega attrice che lascia dopo quattro anni di fidanzamento. “Qualsiasi cosa che finisce in maniera dolorosa mi fa star male e mi dispiace. L’amore per me è come la vita, si commettono degli errori. Diana è un essere umano stupendo e vederla soffrire mi fa male”, ha dichiarato al riguardo. “Tenevo più alla sua felicità che alla mia e alla sua vita più che alla mia. L’ho amata tanto e a volte il mio amore può essere stato sbagliato. Diana rimarrà sempre una principessa Disney meravigliosa”. Insomma, Paolo e Diana si sono lasciati in pace, senza rancore, ma il punto è fermo e definitivo: “Credo che il suo sia un dolore che mette il punto”, precisa Ruffini. “Diana ha una sensibilità imprevedibile, grande quanto la sua bellezza e la sua simpatia. Ora questa sua sensibilità è messa a dura prova. Le auguro il Natale più bello del mondo e che possa trovarmi in qualche angolo”. Infine, Paolo parla della sua persona e del suo stato d’animo in generale: “Quest’anno è stato importante. Finisco l’anno in modo più solitario, nostalgico e malinconico, ma con una consapevolezza. Sto cercando di evolvermi, di imparare ad essere un pochino più morigerato. Bisogna accettarsi, non si può essere sempre perfetti, la vita è fatta di difetti”.