è stato condannato per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa. L’uomo ha sempre negato ogni coinvolgimento nella scomparsa della donna da Gello San Giuliano Terme, piccolo centro alle porte di Pisa, avvenuta il 14 gennaio del 2012. Ma c’è un particolare, avvenuto qualche mese dopo, ad aumentare le perplessità rispetto al ruolo svolto dal marito di Roberta Ragusa nella sua scomparsa. Ne ha parlato ieri sera Quarto Grado, il programma di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi, che si è soffermato ad analizzare quanto accaduto alle 9:03 del 30 maggio 2012, dunque pochi mesi dopo la scomparsa di Roberta. Logli sta facendo ritorno a casa dalla motorizzazione di Gello, ma è qui che accade qualcosa. L’uomo si ferma al passaggio a livello di via Gigli, ma invece di proseguire fino all’incrocio con via Ulisse Dini, per poi svoltare e andare a casa, Logli torna indietro e si ferma per qualche minuto in una stradina sterrata, perpendicolare a via Gigli. Cosa ci faceva lì Antonio Logli?
ROBERTA RAGUSA: LA STRANA SOSTA DI ANTONIO LOGLI
Quello stesso pomeriggio i carabinieri, che lo stanno intercettando, registrano una telefonata tra Logli e Sara Calzolaio, la donna cui Antonio ha una relazione segreta da ormai 8 anni a questa parte. E’ a lei che l’uomo si rivolge per raccontare che quella mattina ha dovuto fermarsi nella stradina sterrata per espletare degli impellenti bisogni fisiologici. Una circostanza particolare, a detta degli inquirenti, visto che Logli avrebbe potuto proseguire verso la sua abitazione poco distante. Il dubbio legittimo degli inquirenti è che il marito di Roberta Ragusa, immaginando di essere intercettato, abbia voluto fugare i dubbi su quella sosta dai contorni così strani, raccontando al telefono di essere stato costretto a fermarsi. Il sospetto, però, è che dietro questa versione si celi in realtà la volontà di effettuare un sopralluogo. Per questo motivo gli inquirenti decidono di indagare, sguinzagliando anche i cani molecolari, convinti che quello possa essere il luogo dove Logli ha sepolto Roberta. Quello che ancora non sanno è che proprio di fronte alla stradina si trova la casa di Loris Gozi, il supertestimone che poco tempo dopo racconterà di aver visto Logli litigare con una donna, presumibilmente Roberta. E’ possibile, allora, che Logli avesse voluto accertarsi, con la scusa dei bisogni fisiologici da espletare, di ciò che Gozi potesse aver visto? E nel caso, come faceva a sapere che il testimone aveva notato una macchina parcheggiata in via Gigli, e poi il litigio tra un uomo e una donna, se non era lui il protagonista di quegli avvistamenti?