Si chiama Jasmine Cristallo, è la capo referente delle Sardine in Calabria, ed è stata fin dall’inizio del movimento anti-Lega “improvvisato” a Bologna una delle più aspre e dure nelle contestazioni a Matteo Salvini, senza mai nascondere di sentirsi al 100% di sinistra. Ecco, dopo l’intervista a Otto e Mezzo di Lilli Gruber il suo nome è “esploso” anche sui social per la “segnalazione” fatta dall’account social di Salvini: la Sardina calabrese ha definito «abominevole» l’ex Ministro degli Esteri in merito alla gestione dell’emergenza migranti nel caso Gregoretti (dove Salvini rischia di andare a processo per sequestro di persona, ndr) e così il leader leghista ha pensato di replicare mostrando un frame del video dove la Cristallo lo insultava. A quel post con tanto di intervento della leader delle Sardine calabresi sono seguiti numerose critiche ma anche – al solito – insulti e commenti del tutto censurabili. Un’ignobile cascata di insulti che però Jasmine Cristallo non accetta e per i quali ora, sempre sui social, torna alla carica contro Matteo Salvini.
LA SARDINA CONTRO SALVINI “FAI AGGREDIRE LE DONNE”
«Da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua», scrive la leader delle Sardine calabresi, attaccando duramente Salvini sul suo ruolo di papà prima ancora che politico, «Raccontera’ a sua figlia che espone foto di donne solo per farle dileggiare e violentemente aggredire con frasi e aggettivi raccapriccianti?». La tesi di Jasmine Cristallo è “semplice”: mettere sui canali social il nome e il video di una donna che lo insulta, promuove di fatto il dileggio e il disprezzo dei tanti followers social tutt’altro che “inclini” al rispetto dell’altro pur non condividendo le tesi. «Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa – ha aggiunto la Sardina – a come si sentirebbe se fosse sua figlia vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne? Posso per ora raccontarle come ha reagito la mia di figlia, che ha 19 anni ed ha commesso la sciocchezza di leggere i commenti a me destinati dai suoi campioni di civilta’: tremava». Sul post incriminato, i media manager di Salvini avevano scritto «Possono camuffarsi da pesci, alberi, frutta tropicale ma, gratta gratta, son sempre i soliti sinistri». Gli insulti giunti contro Jasmine dagli internauti sono indecenti; resta però il “mistero” sugli altri insulti, quelli lanciati da alcune sardine – Cristallo inclusa – contro esponenti politici, in questo caso Salvini: che quelli siano più “permessi” rispetto ad altri? Ci sono insulti di Serie A o di Serie B? Oppure, forse, l’insulto in quanto tale è deprecabile in ogni momento/luogo/persona?
Possono camuffarsi da pesci, alberi, frutta tropicale ma, gratta gratta, son sempre i soliti sinistri?
“Nave Gregoretti? Il comportamento di Salvini è stato abominevole. Io sono di sinistra e lo rivendico. Per me essere di sinistra è una categoria dello spirito”. pic.twitter.com/uAOrHrMdih— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 21, 2019