Nell’augurare ai cittadini di Genova i migliori pensieri e “incoraggiamenti” per il Natale in arrivo, il sindaco Marco Bucci lancia un annuncio di quelli importanti: il nuovo Ponte Morandi sarà pronto verso marzo e già dalla metà di maggio potrà circolare la prima auto. «Tutti i lavori edilizi, non quelli di acciaio ma le pile, saranno terminati entro la fine di gennaio. Questo consentirà di vedere a metà marzo il ponte completo. A metà maggio, pensiamo, potrà passare la prima macchina», spiega il Commissario straordinario alla Ricostruzione durante un sopralluogo al cantiere che da mesi ferve sopra il fiume Polcevera. «Per la messa in opera del ponte – spiega ancora Bucci – si sta sperimentando anche una modalità nuova, cioè la posa in opera degli impalcati già preparati con le ‘alette’, le sovrastrutture che completano il ponte. Venerdì 27 andrà su l’impalcato tra le pile 7 e 8. Questa è una cosa importante perché vuol dire limitare il lavoro in quota che è sempre quello più rischioso». Per il Sindaco genovese, dal punto di vista tecnico, l’impianto è sempre più delineato e stabilito: «le saldature in quota è più difficile e preferiamo farle a terra. Per questo motivo l’impalcato tra le pile 3 e 4, che doveva andare su il 30 dicembre senza alette, avrà uno spostamento di circa 7 giorni dovuto al fatto che facciamo a terra i lavori che prima avevamo programmato di fare in quota».
NUOVO PONTE GENOVA PRONTO A MARZO?
Vi è una variazione dei tempi ma non dovrebbe far tardare l’impianto iniziale delle tempistiche per il 2020 con il nuovo Ponte Morandi che potrebbe venire alla luce interamente già a marzo, a quasi due anni dalla tragedia del crollo del viadotto Polcevera: ancora Bucci ai cronisti giunti sul cantiere «verranno rispettati nel globale», anche se l’allerta rossa del meteo la scorsa settimana ha messo a forte rischio i lavori sulle strutture nuove. Il Project planing contiene però già il tempo calcolato per mantenere anche il problema meteorologico: il cantiere non conoscerà pause natalizie anche se oggi e domani le unità al lavoro sono “solo” un centinaio, mentre di norma sono almeno 500 gli operai al lavoro per tutto il giorno sulla struttura del nuovo Ponte Morandi. Intervenuto anche il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che ha sottolineato come le ultime problematiche non sono «dirimenti» per la continuazione dei lavori: «Io resto ottimista sul fatto che, settimana più o settimana meno, dobbiamo chiudere questo cantiere prima dell’estate. Chiunque remi contro non fa un dispetto a Toti o a Bucci, ma lo fa a tutta la Liguria, ai cittadini, alle sue imprese e all’Italia e, quindi, dobbiamo essere uniti e compatti a chiudere nei tempi questo lavoro, cosi’ come abbiamo promesso, perchè siamo sotto gli occhi del mondo e ne va della credibilità del sistema Paese. E siamo qui per simboleggiare il fatto che in questo cantiere si lavora, come in altri della Liguria, per tornare al più presto alla normalità».