Anche Josè Mourinho a un’anima e la mostra per la morte del suo cane. Lo Special One è sceso in campo col volto affranto nel boxing day che l’ha visto sfidare il Brighton con il Tottenham. In conferenza stampa si è mostrato con gli occhi pieni di lacrime, raccontando una storia che non ci saremmo aspettati: “Il mio cane è morto e faceva parte della mia famiglia. Per noi è stato un Natale veramente complicato, ma bisogna per forza andare avanti”. La scena ha colpito tutti anche perché molto spesso il portoghese si è mostrato personaggio glaciale, spocchioso e molto spesso ha attirato polemiche per il suo carattere aspro. Sicuramente questo gesto ha mostrato al mondo intero quanto possano essere superficiali i giudizi che si danno sul mondo dello sport senza conoscere a fondo le persone,
Il cane di Mourinho è morto, un finto spocchioso?
Le immagini del post Tottenham Brighton, dove abbiamo visto un José Mourinho commosso per la morte del suo cane, riaprono una vecchia diatriba legata al ruolo di generale di ferro dell’allenatore di calcio. Sembrare sempre senza cuore ha giovato, e non poco, allo Special One che a dir il vero ha più volte dimostrato di essere una persona anche molto sensibile. Ai gesti eclatanti come per esempio quelli rivolti ai tifosi della Juventus, con i quali non è mai scattato l’amore a causa del suo passato nerazzurro, hanno seguito però anche tanti momenti in cui si è dimostrato pronto al fairplay. Tra gli atti più amati dai tifosi c’è sicuramente quello di aver rispettato i suoi calciatori, difendendoli anche di fronte alle critiche più massicce. In fondo anche quello è un gesto che dimostra la sincerità del suo animo.