Violenza ai danni di un disabile con una bottigliata, e la polizia ha deciso di indagare. Il tutto è nato, come spesso e volentieri accade in questi casi, a causa di un video filmato con i telefonini che ha fatto poi in breve tempo il giro delle chat di WhatsApp. Il video in oggetto, come scrive l’edizione online dell’agenzia Ansa, inizia quasi come uno scherzo, ma alla fine, la bottigliata che viene tirata in testa al povero disabile, è decisamente vera. Inoltre, nel filmato si vedono delle persone che guardano senza intervenire (altra consuetudine decisamente triste dei tempi che corrono), non prendendo quindi le difese del più debole. Come riferisce l’Unione Sarda, la polizia di Cagliari ha deciso di vederci chiaro, ed ha aperto un’indagine su questa vicenda risalente a prima di Natale. Prima di tutto le forze dell’ordine stanno cercando di risalire a colui che ha compiuto questo ignobile gesto, l’aggressore.
BOTTIGLIATA IN TESTA A DISABILE, L’OSSERVATORIO: “PRIMA O POI QUALCUNO LO AMMAZZERA’”
Nel video il “protagonista” scambia qualche battuta con altri, per poi colpire in testa il disabile con una bottiglia di birra piena, quindi un colpo decisamente doloroso. Il disabile non si aspettava questo colpo, rimane in piedi ma si tocca la fronte, rendendosi conto di avere una ferita sul capo da cui tra l’altro esce anche sangue. Come scrive l’Ansa, il responsabile è comunque facilmente riconoscibile di conseguenza la questura dovrebbe averlo già identificato, anche se non è chiaro se lo stesso sia accusato o meno di qualche reato. La Polizia postale sta poi lavorando parallelamente ad un secondo filone di indagine, con l’obiettivo di far sparire il video dalla circolazione, sia dalle chat di WhastApp, quanto dal web. Tra l’altro sembra che la vittima disabile non sia la prima volta che viene deriso con azioni di tale tipo. L’Osservatorio Cybercrime di Luca Pisano, fa infatti sapere: “Prima o poi qualcuno lo ammazzerà. Stiamo parlando di una persona che soffre, anche se non ha la necessaria autoconsapevolezza per chiedere aiuto”.