E’ in corso in questi istanti a Villa Madama, la tradizionale conferenza stampa di fine anno da parte del presidente del Consiglio. Giuseppe Conte traccia un bilancio del 2019 ed elenca le misure in atto per il 2020, rispondendo a ben 40 domande estratte a sorte fra i giornalisti presenti. Come da tabella di marcia la “chiacchierata” è cominciata circa un’ora fa, alle ore 11:00, e le prime parole sono state per gli obiettivi 2020 del governo che lo stesso Conte definisce “ambiziosi”. Il premier si concentra sulle infrastrutture, («Dobbiamo incrementarle, migliorarle e manutenerle in modo efficace. Quello che abbiamo visto fin qui non ci piace affatto»), e ribadisce per l’ennesima volta la necessità di rilanciare il sud: «Vogliamo colmare il divario Nord-Sud, ponendo fine alla annosissima questione meridionale. Previsto piano strutturale per il Sud anche con le ferrovie dello Stato, e il 34% della spesa pubblica dovrà essere destinato preventivamente al Sud».
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GIUSEPPE CONTE: LA RIFORMA DELLA FISCALITA’ E DELLA PA
riforma della fiscalità: «Abbiamo da rilanciare il sistema fiscale e riorganizzarlo – spiega il massimo esponente dell’esecutivo giallorosso, come riferisce l’edizione online del Corriere della Sera – dobbiamo semplificare le aliquote, ridurle, agire per abbassare la pressione fiscale. È chiaro che qualsiasi governo ha preannunciato questo medesimo obiettivo: se non vogliamo mandare il Paese in bancarotta e sottoporlo a una procedura di infrazione che ci farebbe molto male, dobbiamo lavorare in modo serio e credibile. L’unica prospettiva che ho da offrirvi è combattere l’evasione fiscale». Fra i tanti obiettivi anche la
digitalizzazione della PA, e se ciò dovesse accadere «le imprese non avvertiranno lo Stato come una costrizione, semplificheremo la vita dei cittadini e offriremo un volano per la crescita economica». Quindi, utilizzando una metafora, parla dei primi 100 giorni del nuovo governo come di
uno sprint ad ostacoli, mentre nei prossimi mesi si potrà dare vita ad una
maratona: «non significa che andremo a passo lento ma spediti, con la possibilità di programmare meglio le iniziative di governo per cercare di realizzare le misure che il Paese attende da anni».