Non vi è stato un attentato immane e questo è sempre una ottima notizia ma il segno (e il terrore) l’Isis lo ha lasciato lo stesso in questo Capodanno 2020: nella notte di San Silvestro a Magas, capitale della Inguscezia (una delle repubblica caucasiche in mano alla Russia) un’automobile con due kamikaze si è scagliata contro un posto di blocco della polizia, sono scesi e con coltello in mano hanno colpito due agenti fino a che un terzo è riuscito a neutralizzarli sparandoli contro. Il bollettino purtroppo è terribile: due poliziotti morti (Zelimkhan Kokorhoev e Zurab Daurbekov, fonte Il Giornale) e pure uno dei due terroristi colpito all’istante. Il secondo kamikaze dell’Isis è invece al momento ricoverato in terapia intensiva ed è stato già riconosciuto dai servizi di intelligence russi: si tratta di Ahmed Imagozhev, inguscio, medaglia d’oro al torneo russo di braccio di ferro della Kalmykia Friendship Cup 2018. Non solo, come spiegano i colleghi de Il Giornale, prima dell’attentato di Capodanno si sono scattati un selfie di “battaglia” dove brandivano due pugnali e sullo sfondo una bandiera dell’Isis e un passaporto russo strappato, segno inquietantemente tradizionale degli jihadisti del Califfato anti-Putin. (a cura di Niccolò Magnani)
MINACCE ISIS IN AUSTRIA E TURCHIA
Le minacce di attentato a Capodanno 2020 in tutta Europa non accennano a placarsi e come ogni anno si ampliano le misure di sicurezza, soprattutto nelle maggiori città turistiche dove l’afflusso di gente pronta a festeggiare l’ultimo dell’anno e ad accogliere il 2020 potrebbe essere maggiore. A differenza di quanto accadde per lo scorso Capodanno il clima dovrebbe essere più disteso nonostante il recente allarme registrato a Vienna in seguito al rischio di un possibile attentato in questi giorni di festività compresi tra Natale appena trascorso e Capodanno in arrivo. L’allerta era scattata in seguito al fermo di un presunto terrorista il quale avrebbe pianificato un vero e proprio attacco terroristico nella capitale austriaca nella notte tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 con l’uso di mezzi esplosivi. Il sospettato finito in manette è un giovane immigrato appena maggiorenne di origine balcanica ma residente e domiciliato in Austria, arrestato nei giorni scorsi nel distretto multiculturale della Favoriten. Il ragazzo sarebbe sospettato di essere vicino ad un gruppo islamico di origini albanesi e simpatizzante Is.
ALLARME ATTENTATO A CAPODANNO: GLI ARRESTI
Sin dai primi giorni di dicembre si è diffuso il rischio attentati Isis in occasione di Capodanno 2020. Allarme che ha portato nelle passate settimane all’arresto di altri due giovani sempre in Austria, come riferisce il quotidiano Kronen Zeitung ripreso da Today.it. Si tratta di due ceceni di 25 e 31 anni arrestati con l’accusa “di aver pianificato un attacco con esplosivi o altro nel periodo tra Natale e Capodanno“, sebbene entrambi abbiano negato le accuse. La polizia aveva invitato alla calma e in occasione delle festività che vanno a chiudere il 2019, aveva spronato alla prudenza e alla cautela, con un occhio di riguardo a possibili pacchi o borse abbandonati, soprattutto in luoghi particolarmente affollati. Alla vigilia di Natale, l’unità antiterrorismo aveva arrestato altre 13 persone, tutti sospetti jihadisti in altrettanti raid compiuti nella provincia meridionale di Osmaniye. Nel corso delle operazioni mirate a sventare in tempo un possibile attentato terroristico architettato per Capodanno in Turchia, era stato rinvenuto materiale riconducibile al Califfato.
I PRECEDENTI EPISODI
L’allerta attentato sul finale di anno è particolarmente forte in tutto il mondo anche alla luce dei precedenti che si sono registrati proprio in concomitanza con il Capodanno. Nella notte del primo gennaio 2017, un agguato al night club Reina sul Bosforo a Istanbul provocò la morte di 39 persone e 79 rimasero ferite. A rivendicare l’attacco fu il giorno successivo l’Isis. Luoghi di svago, aggregazione, simbolo di feste restano nel mirino del terrorismo e in particolare dell’Isis che negli anni è riuscito a colpire nei modi più disparati seminando panico e scie interminabili di sangue e morti. Anche per questo il livello di allerta tende a salire in concomitanza con il Capodanno 2020 portando ad aumentare anche i livelli di sicurezza in quelli che potrebbero rappresentare gli obiettivi sensibili, nel resto d’Europa ma anche in Italia, tra cui edifici di culto e simboli culturali nonché di aggregazione tra cui le varie piazze, colme di persone pronte ad attendere lo scoccare della mezzanotte, si spera senza il terrore di esplosioni o auto lanciate sulla folla.