Si è sfiorata la tragedia, e non è tanto per “fare” l’attacco choc dell’articolo: quanto successo durante il veglione di Capodanno 2020 a Bari presso l’esclusivo Hotel Excelsior ha rischiato seriamente di portare conseguenze assai più gravi dei “soli” 4 feriti rimasti colpiti dal crollo del controsoffitto della sala principale dove si stava festeggiando il nuovo 2020 che arrivava. Lesioni non gravi, escoriazioni, tanta paura ma nessuna vera conseguenza per il crollo instantanea di parte del controsoffitto che in termini di “miracolo” può paragonarsi, con i dovuti ovvi distinguo, con quanto avvenuto sulla autostrada A26 presso Genova il 30 dicembre scorso. Un crollo, nessuna seria conseguenza, ma tanta paura (e indignazione): c’erano circa 100 persone nel grande Cenone prima e poi veglione dopo nella notte esosa di Bari, tutti però sotto choc per quanto successo nell’hotel Excelsior. «E’ venuta giù la parte di tetto in corrispondenza delle casse acustiche, forse il cedimento del controsoffitto potrebbe essere stato prodotto dalle vibrazioni sonore. Per fortuna non mi è parso ci fossero feriti gravi», spiega a Repubblica Bari uno dei tanti testimoni della volta mezza crollata in sala.
CROLLA SOFFITTO HOTEL DURANTE VEGLIONE CAPODANNO A BARI
Assieme alla paura per il crollo del controsoffitto, non mancano le polemiche: non tanto per i soccorsi, quelli puntuali e giunti pochissimo dopo l’allarme scattato in sale, bensì a stupire in negativo è quanto accaduto subito dopo l’incidente. «La musica è ripresa, come se niente fosse successo», accusano alcuni dei partecipanti al veglione. «Eravamo proprio vicine e ci hanno detto “ci scusiamo per l’inconveniente, la musica riprende”», racconta scandalizzata una ragazza ancora incredula ore dopo l’incidente. Non solo, spiegano altri testimoni a Bari Today «Siamo stati noi, e non gli organizzatori a dover chiamare i soccorsi». Le cause del crollo non sono ancora chiare, ma le polemiche quelle sì impazzano non solo sui social ma anche tra gli stessi presenti: se per il testimone Biagio il momento è stato gestito abbastanza bene («Quando è avvenuto il crollo era all’incirca l’una un momento in cui, oltre a chi aveva prenotato i tavoli del veglione a 120 euro, stavano entrando altre persone per partecipare alla serata danzante, pagata 25 euro, che di fatto poi non c’è stata. Una situazione tranquilla fino a quel momento, con nessun sovraffollamento della sala») – per altri non è andata proprio così: «non ci hanno detto nulla e siamo dovuti usciti in ordine per paura che non crollassero altri punti del controsoffitto».