Tra gli ammortizzatori sociali c’è la disoccupazione Inps, che dal 2015 si chiama NASpI. Le regole non sono cambiate per questa indennità erogata dall’Inps come assegno mensile per chi perde involontariamente lavoro, ma non mancano le ultime novità, quindi è importante fare chiarezza. L’avvio del reddito di cittadinanza è la novità più rilevante: questo sussidio spetta anche ai beneficiari di NASpI. Non sono dunque incompatibili: lo ha chiarito il decreto che ha dato il via alla misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Con la Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego cambiano le modalità di richiesta e i beneficiari, cioè coloro che ne possono fare richiesta. L’indennità di disoccupazione Inps 2020 è destinata ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro, fatta eccezione per le seguenti categorie: dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, operai agricoli a tempo determinato o indeterminato. Possono invece chiedere la NASpI: apprendisti, dipendenti della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato, personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato, soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.
DISOCCUPAZIONE INPS 2020 NASPI, COS’È E IMPORTO
La NASpI viene corrisposta anche ai lavoratori che hanno subito licenziamenti collettivi dopo l’addio definitivo all’indennità di mobilità. Cambia l’importo, che non è più quello della cassa integrazione, ma segue le nuove regole fissate per i beneficiari della Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego. Ci sono anche altre categorie di persone che possono fare richiesta del sussidio di disoccupazione: lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità (sono per giusta causa), lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità, lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari. La domanda di disoccupazione Inps 2020 va presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro ed esclusivamente in modalità telematica attraverso il sito dell’Inps. Per farlo bisogna essere in possesso del Pin dispositivo, altrimenti ci si può rivolgere al patronato e farsi guidare nelle pratiche per la richiesta. Qual è l’importo NASpI? È pari al 75% della retribuzione mensile risultante da tale operazione qualora la stessa sia pari o inferiore a 1.221,44 euro. Se invece supera tale somma, l’importo sarebbe pari al 75% di tale importo, a cui si aggiunge una somma pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.