Continua a divampare il dibattito su Gaia e Camilla, le due 16enni travolte da un Suv guidato da Pietro Genovese a Corso Francia, a Roma. Sulla vicenda interviene anche Barbara Palombelli, che ha espresso la sua opinione in merito al caso di cronaca arrivando a parlare di ipocrisia da parte di molti che hanno detto la loro. La conduttrice, che ha pubblicato un post su Facebook, ha colto l’occasione per raccontare qualche episodio della sua gioventù per spiegare la sua posizione in merito alla tragedia avvenuta a Roma. «Credo di essere soltanto una fortunata sopravvissuta», scrive ricordando che qualche volta è passata col rosso e correva in moto senza casco. «Torno, da antropologa e da persona spero non ipocrita, al tema di queste settimane», comincia il suo post. Poi racconta: «Ero una scellerata, correvo in moto senza l’età e senza casco, passavo col rosso, con i miei cugini scendevamo in bici contromano la salita di Anzio».
BARBARA PALOMBELLI SU GAIA E CAMILLA: “ANCHE IO SFIDAVO LA MORTE”
Barbara Palombelli si scaglia contro gli “ipocriti” che commentano la tragedia delle due amiche investite e uccise a Corso Francia a Roma. E lo fa parlando di sé, raccontando di quando prendeva il gommone e si tuffava col motore acceso, di quando negli anni ’60 gli zii cacciatori permettevano a lei e ai suoi cugini di sparare e imponevano loro prove di coraggio. «Potrei continuare all’infinito: da piazza Euclide su Corso Francia sulle Laverda 750… Non mi sono mai drogata e non ho mai bevuto ma quando potevo, come tutti gli adolescenti del mondo, sfidavo la morte per iniziare la vita». La conduttrice di Forum e Stasera Italia, dunque, attacca: «Sono più umile di tanti di voi e credo di essere soltanto una fortunata sopravvissuta». Per Barbara Palombelli i giovani di oggi, non più “messi alla prova” dai loro genitori, si ritrovano a cercare di sfidare la morte in altri modi. «Si chiudono in casa (i maschi) smettono di mangiare o mangiano troppo (le femmine) o facendo altro… La verità è che al rito di iniziazione non si sfugge!!!». E quindi conclude con una preghiera: «Basta ipocrisie!».