Zlatan Ibrahimovic indosserà la maglia numero 21 e non la “11” nella sua nuova avventura con il Milan. La giornata di giovedì è trascorsa con grande intensità, dall’arrivo di “Ibra” a Linate fino alle prime parole rivolta a stampa e tifosi dal 38enne fuoriclasse che ha promesso di tornare a “far saltare San Siro”. Ma fra le tante curiosità che ruotavano attorno al ritorno di Ibrahimovic a Milano c’era quella legata al numero di maglia. Nelle sue due precedenti stagioni in rossonero, nei campionati di Serie A 2010/11 e 2011/12, Zlatan aveva indossato la maglia numero 11, indisponibile in questo ritorno nel mese di gennaio, così come tutti i numeri storici che lo svedese aveva indossato nel corso della sua carriera. Dunque, spazio a una scelta inconsueta che è caduta sul numero 21, come svelato alla fine della sua prima giornata milanese. Un numero da “attaccante” naturalmente, considerando la numerazione tradizionale riservata ai giocatori nei grandi tornei per club, ma che per forza di cose rappresenta uno strappo con il passato e anche la voglia di non entrare in conflitto con i numeri di maglia dei compagni di squadra.
IBRAHIMOVIC E IL NUMERO DI MAGLIA: CON IL 9 E IL 10 NEL CUORE…
I numeri di maglia più importanti nella carriera di Zlatan Ibrahimovic sono stati senza ombra di dubbio quelli legati alla sua prima esperienza italiana e a quella col Paris Saint Germain. Alla Juventus Ibrahimovic è partito col 9, cambiato poi con un inconsueto numero 8 che fece la storia all’Inter, quando sotto la guida di Roberto Mancini lo svedese divenne una vera e propria macchina da gol. Tanto da persuadere il Barcellona a scambiarlo con Samuel Eto’o nel 2009: un affare milionario con Ibra che tornò a indossare la numero 9 in blaugrana, poi mantenuta al Milan al momento del suo ritorno in Serie A, nel 2010. Un nuovo cambio si fece registrare nel 2012, quando Ibrahimovic andò a giocare nella Ligue 1 francese. Ibra indossò il numero 18 nella sua prima stagione sotto la Tour Eiffel, nel campionato 2012/13, per poi passare al numero 10 in onore anche al suo essere diventato calciatore d’esperienza, non solo sfondatore di reti ma anche vero regista avanzato della squadra. Poi due stagioni al Manchester United in cui ha indossato prima il numero 9 e poi il 10, per poi passare in America, ai Los Angeles Galaxy e indossare per due stagioni ancora il numero 9 sulle spalle. Numero occupato al Milan da Krysztof Piatek, tempo per l’ultima novità nella sua carriera: il numero 21.