‘Il fiume della vita: Okavango‘ sarà il film trasmesso in onda nel pomeriggio televisivo di Rai 2 di sabato 4 gennaio 2020 alle ore 16.15. Film di produzione tedesca del 2018, è stato diretto dal regista Torsten C. Fischer, figura d’esperienza ormai quasi sessantenne con un gran numero di produzioni alle spalle. Fanno parte del cast della pellicola Christina Hecke, Matilda Jork, Mikiros Garoes, Roeland Wiesnekker, Bertha Shimbaranda, Tom Gronau, David Ndjavera, Nomsa Xaba, Nel de Jager, Tshoopara Tshoopara.
IL FIUME DELLA VITA: OKAVANGO, LA TRAMA DEL FILM
‘Il fiume della vita: Okavango’ racconta la storia del viaggio che un’importante scienziata, Charlotte, deve affrontare assieme ai nipoti Julian e Lily. La sorella di Charlotte e madre dei due ragazzi è morta e il compito della donna, una biologa molecolare, è quella di portarli in Namibia dal padre, Gunnar, il quale si è rifugiato a lavorare in Africa dopo il fallimento del matrimonio con la madre di Julian e Lily. Una volta arrivati in Africa, Charlotte si rende conto che Gunnar non si sente in grado di affrontare l’improvvisa situazione e decide di rendersi irreperibile, con la donna e i due ragazzi che devono dunque spendere i loro primi giorni in Namibia alla ricerca del padre dei ragazzi, con tutte le difficoltà del caso.
Alla fine i tre riescono a rintracciare Gunnar, ma l’incontro non fa altro che riaprire vecchie ferite familiari. Julian infatti non riesce a riaprire un rapporto con il genitore, al quale rimprovererà l’abbandono dopo la separazione dalla madre. Lily sembra invece ancora sconvolta dalla morte della mamma, senza riuscire quindi ad approcciarsi all’inizio di una nuova vista assieme al padre, per così tanto tempo rimasto lontano.
Ma soprattutto viene a galla una passata storia d’amore tra Charlotte e Gunnar: la donna si scopre ancora profondamente innamorata di lui e si rende conto che la sua presenza al fianco della famiglia è l’unica chiave possibile per permettere ai ragazzi di vivere una sorta di continuità e poter ricominciare senza disagi una vita al fianco del padre. Ma non sarà facile superare i fantasmi del passato, che anche per Gunnar si palesano con grande insistenza, considerando la natura riservata dell’uomo e la sofferenza che il rapporto con la moglie gli aveva procurato.