Quando parla di sua madre, Gianfranco Vissani non trattiene le lacrime. “Tante volte – spiega il cuoco nel salotto di Domenica in – quando tu ti devi sfogare, mamma ti fa da tappo. Con chi mi sfogo adesso? – ammette Vissani – con me stesso, delle cose che non ho fatto e che vorrei fare”. Oggi, però, le cose sono cambiate e i tempi non sono più quelli giusti per realizzare tutto quello che non ha fatto: “è tutto difficile – svela infatti il cuoco – adesso stiamo su un mondo diverso è cambiato il discorso televisivo, questi blogger – precisa con una nota di sdegno – che non sanno quello che fanno mi fanno innervosire. Sono bestie maledette – aggiunge Vissani – che poi la televisione non è più. Ci sono i telefonini”. Nel mirino del cuoco finiscono infatti anche i dispositivi elettronici: “Ieri sera c’erano quattro persone ognuno con il telefonino. Mi sono intromesso e ho detto ‘mangiamo e neanche discutete, non parlate tra di voi, parlate a casa’”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
GIANFRANCO VISSANI “HO UNA BRIGATA DI…”
Gianfranco Vissani torna a Domenica in dopo lo speciale dedicato al Capodanno. “Ci sono i bambini, non spaventarli”, si raccomanda la padrona di casa, che lancia immediatamente un filmato dei loro vecchi battibecchi. Mara Venier chiede al cuoco di ripercorrere i suoi primi passi nel mondo della cucina, lasciandogli l’occasione di svelare quei ricordi per lui così preziosi: “mio padre e mia madre -svela Vissani – avevano un’attività, che io poi giravo il mondo, Giappone, America, in America sono stato 10 anni, ho cercato di portare qualcosa di forte, da importante. Tutto parte dai miei genitori – aggiunge il cuoco – che hanno fatto prima ‘Da Mario’, poi “Ristorante il lago’, poi ‘Il Padrino’. Nomi diversi perché mio padre, quando vedeva che non si lavorava, cambiava nome. Il Padrino? A lui – ricorda Vissani – piaceva perché il bandito Giuliani rubava ai ricchi per dare ai poveri. Lui si lanciava dal muraglione nella diga di Corbara di 140 metri al volo […] se ho preso qualcosa da lui? No, perché lui sapeva fare tutto”. E su colei che gli ha dato la vita, svela: “ogni volta che parlo di mamma mi viene il magone”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
GIANFRANCO VISSANI “HO UNA BRIGATA DI…”
Gianfranco Vissani è ormai uno degli chef contestatori del piccolo schermo. E sembra non gradire la presenza delle donne in cucina. Alcune settimane fa, infatti, ospite del programma di Radio Radio, Show Food, ha parlato della sua visione sulle colleghe. “Io le donne le ho, ma stanno in pasticceria. […] Ho una brigata di trenta cuochi, otto donne e crollano tutte. Le donne non ce la fanno fisicamente. Sono 50 anni che sto dentro le cucine e non capisco ancora le donne dove sono”, ha detto provocando l’immediata risposta delle chef sul sito Puntarella Rossa. “Fa ridere, il Vissani, quando si rammarica perché in cucina ‘non ci sono più le tedesche e loro hanno due cosce che sembrano due tamburelli’? Fa ridere quando dice che lui le prende solo in pasticceria, perché ci sono i pentolini? Molto divertente sentire un vecchio chef farfugliare frasi misogene, che non avevano senso 40 anni fa, figuriamoci ora?”, sottolinea la Redazione, prima di lasciare la parola proprio alle protagoniste del dissing, che rispondono con un semplice “We can do it”, possiamo farlo.
GIANFRANCO VISSANI E LE DONNE IN CUCINA
In seguito a quanto avvenuto, Vissani però ha rincarato la dose durante un’intervista a Il Fatto Quotidiano: “Leonardo da Vinci, che era gay, diceva sempre che una donna non può stare in pasticceria perché non ce la fa a sollevare una forma di marzapane. La verità è che ho citato Leonardo, altroché. Le donne sono bravissime, creative, sanno mettere bene un piatto, renderlo bello. Ma le donne non sono Superman”. Non contento della provocazione delle chef, che hanno realizzato un calendario in cui si mostrano mentre sollevano pentole di ogni genere, Vissani ha ribadito il concetto: se si tratta di una casseruola di alluminio, le donne possono ancora farcela. “Ma se parliamo della ‘piatta’ col doppiofondo d’acciaio, buona fortuna. Nella mia cucina dico sempre ai miei: date una mano alle ragazze. La cucina professionale non è un gioco. La ragazza si stanca e produce meno e se ne va”.
IL SUCCESSO DEL FIGLIO LUCA
Di recente, il figlio dello chef ha scelto di ritornare ancora una volta sull’argomento Stella Michelin perduta, mostrandosi con uno scatto all’esterno dell’Arena di Verona. “Amici l’ho ritrovata… era fuori dall’Arena. Che faccio, la riporto a Casa Vissani?”, dice sorridente con alle spalle una grande stella natalizia. Oggi, 5 gennaio 2020, Gianfranco Vissani sarà invece ospite di Domenica In per parlare della sua vita e del futuro, dei progetti che ha in mente e forse anche delle ultime polemiche che è riuscito a sollevare. Un mondo distante da quanto sta accadendo sui social, dove il figlio Luca ha ottenuto il grande sostegno degli italiani per la nomination a Personaggio dell’anno per l’Accoglienza e il Servizio di Sala, promosso da Italia a Tavola. Intanto Gianfranco ha già creato il suo menù per il giorno della Befana, grazie all’appuntamento Befan Art in cui lo Chef umbro ha svelato la sua proposta per la festività: si va da un’insalatina russa caramellata con parmigiana di gobbi e cappone, salsa al pesto, fino al Rombo con mirepoix di Arancia candita, salsa di scorza nera, passando per Cappasanta all’acqua di Pomodoro, Fegatini e Gelato di Fegatini e un Risotto mantecato olio e parmigiano con gocce di aceto balsamico.