È iniziato il nuovo anno per i mercati finanziari internazionali e – come anticipato – «riducendo al minimo i commenti e lasciando invece parlare i numeri», faremo seguire in questo nostro odierno appuntamento quanto promesso ovvero nessuna previsione ma solo indicazione per l’anno 2020. In primo luogo, riteniamo doveroso il distinguo tra le due accezioni e utilizzando il sempre valido Devoto Oli si può comprendere la sostanziale differenza: si ha la prima nel momento in cui abbiamo un’«elaborazione relativa a fatti futuri, sulla base di congetture, indizi, dati, modelli». Umilmente, e allo stesso tempo sinceramente, dobbiamo ammettere che non siamo in possesso né di «congetture», né di «indizi», ma certamente (solo) di molti «dati» e alcuni «modelli». Per tali elementi la nostra non potrà essere pertanto una previsione.
Andiamo invece al significato della seconda (indicazione) che ci vede molto più coerenti alla stessa poiché si tratta di un «dato che consente di individuare o formulare una nozione direttamente utilizzabile». Quanto più di corretto e soprattutto identitario per le nostre stesse credenze finanziarie. Infatti, nelle successive tabelle, troverete un insieme di «dati» pronti a essere «direttamente utilizzabili».
Abbiamo volutamente predisposto singole griglie suddivise per tipologia di asset class e, in ciascuna di esse, potrete osservare i sottostanti da noi selezionati che saranno oggetto di approfondimenti operativi nel corso dei consueti appuntamenti di inizio settimana. Per ogni indice o strumenti finanziario individuato, riportiamo i potenziali obiettivi di prezzo che potranno essere conseguiti nel corso dell’anno: questi ultimi sono stati calcolati per entrambi gli scenari (rialzo e ribasso) e segmentati su due livelli di target.
Qualora i prezzi dovessero superare l’obiettivo n. 1 si potrà assistere a due possibili ipotesi: a una potenziale fase di ritracciamento oppure a un ulteriore allungo con conseguente superamento e direttività in ottica di obiettivo n. 2. Ovviamente, l’interpretazione di queste singole ipotesi, sarà da noi commentata puntualmente attraverso i periodici interventi.
Potrebbe apparire un approccio all’investimento fin troppo semplice e verosimilmente banale nella sua formulazione, ma – è indubbio – che le informazioni prodotte non possono essere fraintese nel loro insieme. Osserviamo pertanto i primi livello di prezzo che riguardano i cosiddetti benchmark internazionali rappresentativi della primaria distinzione tra asset class (equity vs bond):
Proseguiamo con i tre cross valutari appartenenti al gruppo dei major:
Valuteremo anche l’andamento delle materie prime suddivise per ciascun comparto (Energy e Metals):
E come ovvio, analizzeremo dettagliatamente gli indici appartenenti ai principali mercati azionari internazionali (c.d. sviluppati):
Per ulteriormente seguire i mercati cosiddetti emergenti e rappresentati dai seguenti sottostanti:
Per quest’anno riteniamo molto importante osservare le dinamiche che verranno registrare sui mercati obbligazionari. La nostra attenzione si focalizzerà sui principali index internazionali rappresenti da:
Quanto vi abbiamo riportato rappresenta il nostro universo potenzialmente investibile sul quale poter diversificare il patrimonio. Siamo consapevoli che ci sono molti altri strumenti finanziari (tra cui le singole azioni quotate in ciascun Paese) che meriterebbero il medesimo approfondimento, ma – allo stesso tempo – potrete comprendere che tale tipologia di analisi comporterebbe un’altra tipologia di finalità editoriale.
Come già accaduto, ci accontenteremo di osservare “questo nostro poco”, cercando di fornire a tutti voi un utile strumento operativo per le vostre esigenze. I mercati finanziari faranno il resto.
Da parte nostra, a tutti voi, un sincero augurio di buon anno.