Una “Befana” di choc per una famiglia di Arezzo che di colpo si è resa conto di un errore madornale che poteva costare molto caro: il loro bimbo di 6 mesi è rimasto per ore nell’ovetto sotto l’androne di casa perché “semplicemente” mamma e papà pensavano di averlo portato in casa al rientro, ma non era così. Quando si sono accorti ormai il piccolo, rimasto al freddo e al gelo per ore, era già stato portato in ospedale da due ragazzi che rincasati hanno visto il neonato intirizzito nell’ovetto e lo hanno trasportato al San Donato di Arezzo per le cure immediate: quando poi il papà si è presentato in ospedale in piena notte ha ammesso l’intera assurda dinamica, «Ce lo siamo dimenticati. Pensavo di averlo portato a casa e invece ci siamo accorti molto dopo che non era così» ha raccontato il 40enne argentino, compagno della 24enne italiana madre del piccolo. La polizia che comunque ha aperto le indagini, non potrà che segnalare il fatto alla Procura minorile di Firenze ma al momento vengono esclusi elementi volontari dietro al gesto dei due genitori.
AREZZO, BIMBO “DIMENTICATO” DAI GENITORI
Al momento, segnala La Nazione, il bambino resta affidato al reparto di pediatria di Arezzo per le cure intensive dopo il freddo accumulato nell’androne di casa. Lo choc al momento dell’errore “cosciente” e la corsa in ospedale sarebbero state possibili solo grazie all’intervento di un vicino che ha spiegato loro come due ragazzi avevano trovato un bimbo nella culla all’ingresso del condominio e avevano portato il piccolo con la polizia all’ospedale “San Donato” di Arezzo. A quel punto i due genitori disperati si sono precipitati per vedere come stesse il loro figlio: per fortuna le condizioni sono buone ma lo spavento è stato tanto e la dimenticanza poteva davvero costare caro, anche nei termini di chi avrebbe potuto trovarlo e non comportarsi perfettamente come invece hanno fatto i due giovani rincasati verso le ore 2 nello stesso edificio della coppia di genitori italo-argentini.